Referendum: 3 sì, per acqua pubblica e contro il nucleare
Tre "sì" per l'acqua
pubblica e nucleare, "sì" per dire "no" all'atomo, e libertà di voto per il legittimo
impedimento. E' l'orientamento che emerge dai settimanali diocesani riuniti nella
Fisc, la Federazione dei Settimanali Cattolici, in vista dei referendum
di domenica 12 e lunedì 13 giugno. Per Francesco Zanotti, presidente Fisc,
"le scelte di oggi ricadranno sulle generazioni future". Per questo i settimanali
cattolici "hanno posto domande e aperto un dibattito nel Paese". "L'acqua non è una
merce ma ha una destinazione universale. La gestione dell'acqua deve essere portata
vicina ai cittadini". Il sì all'acqua pubblica , però, è solo abriogativo. Per questo,
Zanotti sottolinea che "bisogna stare molto attenti anche dopo, perchè serve una legge
che vada nel senso di una gestione pubblica dell'acqua". Sul nucleare non c'è una
chiusura ideologica, ma "se è vero che costa meno nell'immediato, non è chiaro come
gestire le centrali, dove smaltire le scorie, come disattivare una centrale. In coscienza,
noi oggi, possiamo impegnare le generazioni future"? "Forse possiamo sfruttare al
meglio altre energie" senza trovare scorciatoie e "guardare al bene comune che non
è la somma delle singole idee o interessi, ma va oltre". Sul legittimo impedimento,
conclude il presidente della Fiosc, Zanotti, "il più politico", i settimanali cattolici
hanno scritto di meno. Ma posso immaginare che seguirà la scia degli altri quesiti,
"anche se la gente vorrebbe lasciare queste tematiche alla scelta del legislatore".