2011-06-06 14:49:25

Perù: Humala si proclama vincitore delle presidenziali


Imminenti i risultati delle elezioni presidenziali di ieri nel Perù. L’ex generale dell’esercito, Ollanta Humala, sulla base degli exit poll, ha dichiarato di aver vinto le consultazioni contro la parlamentare di centrodestra Keiko Fujimori, figlia dell'ex presidente Alberto Fujimori. Per quanto riguarda lo spoglio ufficiale, dopo lo scrutinio di quasi il 90% delle schede, Humala è in testa con il 50,71 % delle preferenze, contro il 49,29 % della Fujimori. Un voto che, se confermato, indica un sensibile cambiamento politico nel Paese andino. Giancarlo La Vella ne ha parlato con Roberto Montoya, giornalista peruviano in Italia del quotidiano La Repubblica:RealAudioMP3

R. – E’ stato un voto più che altro degli esclusi dalla politica dell’attuale governo del presidente Alan Garcia Pérez. Si tratta di quelli che appartengono ad una classe sociale medio-bassa. In più, c’è stata un’opposizione, molto forte, contro la dittatura che di recente il Perù ha subìto. Un secco ‘no’ contro le sterilizzazioni delle donne andine peruviane, che impose il governo di Alberto Fujimori e contro la probabile uscita dalle carceri peruviane dei colpevoli della dittatura: lo stesso Fujimori e Montesinos.

D. – Dunque è un voto di protesta che, secondo te, rappresenta un reale cambiamento nell’attuale storia peruviana?

R. – Credo di sì. Prima Humala era visto come un rivoluzionario e la sua politica non era compatibile con la crescita economica. Dobbiamo ricordare che il Perù, in questi ultimi anni ed anche ora, ha avuto una crescita dell’8%, nonostante il fatto che le economie negli Stati Uniti ed in Europa fatichino a ripartire. Con il passare del tempo, invece, lui stesso ha basato la sua politica su tre punti con cui è riuscito a convincere quasi tutti i peruviani: lo sviluppo economico, cioè continuare con la politica iniziata da Alejandro Toledo dieci anni fa e di cui oggi si vedono i frutti, l’inclusione sociale, molto importante, perché finora, nonostante la crescita economica che sta avendo il Perù, ci sono ancora delle situazioni di povertà che oggi Ollanta Humala ha il dovere di risolvere. Infine, la corruzione ed un ‘no’ alla dittatura di Fujimori.

D. – Con il nuovo presidente come si pone il Perù nei rapporti con gli altri Stati latino-americani e con gli Stati Uniti?

R. – Per dare un colore politico, potremmo dire che Humala è uno di centro-sinistra. I rapporti con l’America Latina penso siano ottimi, tant’è vero che ieri, ad esempio, il presidente del Cile si è congratulato per la vittoria delle elezioni. Lo stesso ha fatto Evo Morales, il Brasile e così via. I rapporti con l’America Latina penso siano più che positivi e allo stesso modo saranno anche ottimi con il presidente statunitense, Barack Obama. Humala ha detto che la politica del presidente venezuelano Higo Chavez in Perù è incompatibile, perciò il destino del Perù è molto diverso da quello del Venezuela. Anche questo ha fatto sì che la popolazione vedesse Humala come un vincitore, come uno che dovrebbe portare avanti lo sviluppo economico e soprattutto quest’inclusione sociale. C’è davvero molto da fare per lui. (vv)







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