India: la Chiesa sostiene la condidatura a Nobel per la pace dell'arcivescovo di Guwahati
La Chiesa indiana sostiene con forza la candidatura di mons. Thomas Menamparampil,
arcivescovo di Guwahati, al Premio Nobel per la pace: “Sarebbe un legittimo riconoscimento
all’impegno e alla dedizione profusi da oltre 25 anni per costruire la pace e l’armonia”
dice all’agenzia Fides padre Joseph Babu Karakombil, portavoce della Conferenza episcopale
dell’India. “L’arcivescovo Menamparampil da decenni opera instancabilmente per la
pace, la riconciliazione e la stabilità nell’India nordorientale, regione segnata
da continui conflitti territoriali e da scontri etnici. La sua opera è riconosciuta
dai leader religiosi e civili, a livello locale, ed è nota e apprezzata in tutta l’India
e in tutta l’Asia. Pace e riconciliazione, nel nome del Vangelo, sono la missione
a cui ha dedicato l’intera vita. Per questo i vescovi indiani sostengono con convinzione
la sua candidatura al Nobel per la pace” spiega padre Karakombil. L’arcivescovo attualmente
è presidente della Conferenza dei vescovi dell’India Nordorientale, mentre presiede
anche la Commissione per l’Educazione e la cultura, in seno alla Conferenza episcopale
dell’India. Opera, inoltre, a livello continentale e nella Federazione delle Conferenze
episcopali dell’Asia (Fabc) guida la Commissione per l’Evangelizzazione. Il suo lavoro
è molto apprezzato da tutti i vescovi del continente. La candidatura di mons. Menamparampil
al Nobel per la pace è stata lanciata dal magazine italiano “Il Bollettino Salesiano”,
e ha trovato subito unanimi consensi. L'arcivescovo, abile mediatore e grande pacificatore,
ha contribuito con successo alla pacificazione di almeno sette conflitti etnici nel
Nordest dell’India. La sua strategia di mediazione, racconta lo stesso arcivescovo,
è una sola: “far vivere la Parola di Dio nei cuori e nella vita delle persone e delle
comunità che sono in conflitto. Così fiorisce la pace”. (R.P.)