2011-06-06 17:12:58

All'annuale pellegrinaggio a Namugongo, in Uganda, ricordate anche le vittime musulmane dell'eccidio


Al tradizionale pellegrinaggio annuale a Namugongo per la Solennità dei Martiri dell'Uganda ricordate anche le vittime musulmane dell'eccidio

KAMPALA - Decine di migliaia di fedeli cattolici e anglicani da tutta l’Uganda, dalla Repubblica Democratica del Congo, dal Kenya, dalla Tanzania e dal Sud-Sudan hanno partecipato, il 3 giugno, al tradizionale pellegrinaggio al Santuario di Namugongo, alla periferia di Kampala, per la Festa liturgica dei Martiri dell’Uganda. Il pellegrinaggio commemora i Santi Carlo Lwang, e i 21 compagni che insieme a diverse altre decine di giovani anglicani furono brutalmente trucidati tra il 1885 e il 1887 per ordine del re Buganda Mwanga. L’ultimo fu decapitato il 27 gennaio 1887 a Mengo, alla periferia di Kampala. A presiedere la celebrazione quest’anno – riferisce il quotidiano locale “The Monitor” ripreso dall’agenzia Apic - è stato mons. Sabino Ocan Odoki, arcivescovo di Arua che nell’omelia ha voluto ricordare anche le 72 vittime musulmane della persecuzione a cui è dedicata una vicina moschea fatta erigere dal dittatore Idi Amin Dada. “Questi martiri – ha ricordato - anche se appartengono a diverse confessioni ed erano di diversa estrazione culturale erano tutti credenti in Dio” Egli ha qundi invitato gli ugandesi a risolvere le loro divergenze con il dialogo, sottolineando che l’unità è l’unico modo per risolvere pacificamente i problemi del Paese “invece della violenza e dei gas lacrimogeni” ha detto. Canonizzati nel 1964 da Paolo VI, che li ricordò durante il suo pellegrinaggio in Africa del 1969 con una celebrazione sulle loro tombe, i martiri di Namugongo vengono comunemente considerati i protettori dell’Africa moderna che, malgrado i suoi problemi, è capace di generare, attraverso la sua società civile, straordinari testimoni di speranza.
(The Monitor/Apic – ZENGARINI)







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