Un bambino su sei ha ancora paura del terremoto dell’Aquila
“Bambini e catastrofi naturali: quale salute mentale?”. Dice tutto il titolo del convegno
di due giorni che tra Roma e L’Aquila ha riunito i maggiori esperti del mondo che
studiano gli effetti sui minori dei disastri naturali come i terremoti. I risultati
dell’indagine condotta, la prima di questo genere mai realizzata, su 550 bimbi, fra
i 3 e i 5 anni, e su 1200 minori, tra i 6 e i 14, ha evidenziato che un bambino su
sei porta ancora dentro di sé, a due anni di distanza, l’orrore del sisma dell’Aquila:
paura, terrore, senso di impotenza. L’indagine, precisa la Fides, è stata promossa
dall’Ordine dei Ministri degli Infermi (Camilliani), con il coordinamento scientifico
dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, il sostegno della Caritas e la collaborazione
dei pediatri abruzzesi che hanno aderito volontariamente all’iniziativa, coinvolgendo
nel progetto 1800 bambini. Nella due giorni, infine, gli esperti hanno discusso anche
della possibilità di applicare il modello scientifico messo a punto in Italia ad altre
aree del mondo, come Haiti, il Giappone o il sud della Spagna. (R.B.)