2011-06-04 08:11:00

Elezioni politiche anticipate in Portogallo


Elezioni politiche anticipate questa domenica in Portogallo, Stato dell'Ue messo in ginocchio dalla crisi e sottoposto a un rigido programma di austerity in cambio degli aiuti economici stanziati dall’Unione Europea e dal Fondo monetario internazionale (Fmi) per un totale di 78 miliardi di euro. Il servizio di Riccardo Carucci:RealAudioMP3
La campagna elettorale non ha parlato di programmi anche perché l’unico programma possibile è quello imposto da Unione europea e Fmi, ma è stata caratterizzata da inutili polemiche e accuse di errori passati e futuri misfatti. Intanto, si prevede una recessione del 2% sia quest’anno che il prossimo, con una timida ripresa nel 2013 quando il deficit dovrà scendere al proverbiale livello del 3%. Il debito ha raggiunto il 100% del Pil e la disoccupazione è al 12,6%. Sui mercati internazionali, il Portogallo ottiene ancora prestiti ma a interessi sempre più alti. Esistono 9,6 milioni di elettori - cifra molto superiore alla realtà per il permanere delle liste di elettori morti o emigrati - per eleggere i 230 deputati dell’Assemblea della Repubblica, il parlamento unicamerale. I principali partiti sono il socialista di José Sócrates, che è al potere dal 2005, e il partito socialdemocratico, che è di centrodestra nonostante il nome. I sondaggi danno un relativo vantaggio a quest’ultimo, il cui leader, il 47.enne Pedro Passos Coehlo, dovrebbe diventare il prossimo primo ministro. Tuttavia, sarà necessaria qualche sorta di alleanza con il partito popolare di destra per dare la maggioranza assoluta al futuro governo e ci vorrà qualche intendimento anche fra i due partiti principali, auspicato a livello nazionale e europeo per assicurare l’esecuzione del rigido programma di austerità imposto da Unione Europea e Fmi.







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