Batterio killer: il bilancio sale a 19 vittime, falso allarme in Italia
Continua a fare paura il "batterio killer" Escherichia Coli che, in pochi giorni,
ha già ucciso 19 persone tra Europa e Stati Uniti. Smentita, invece, dall’azienda
sanitaria dell’Alto Adige, la notizia di un primo caso sospetto in Italia: non è il
"batterio killer", ma una comune infezione gastrointestinale, questa la diagnosi delle
analisi di laboratorio per un turista tedesco ricoverato a Merano. Il batterio, però,
continua a uccidere: ieri in Germania la diciannovesima vittima, registrata nel Brandeburgo,
alle porte di Berlino, tutt’altra zona rispetto all’area di Amburgo dalla quale l’epidemia
si è propagata circa un mese fa. Intanto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità fa
il punto della situazione: i casi di contagio del batterio e della derivata sindrome
emolitico-uremica, coinvolgono ben 13 Paesi, compresi gli Stati Uniti, dove sono stati
accertati due casi direttamente collegati all’epidemia tedesca. Il ministro della
Sanità Daniel Bahr è tornato a mettere in guardia la popolazione dal consumo di ortaggi
crudi, mentre tra gli epidemiologi dell’Oms si fa strada l’ipotesi che l’origine del
batterio, particolarmente pericoloso perché derivante da un incrocio di batteri preesistenti,
sia animale e che la diffusione sia dovuta a una contaminazione dell’acqua. Intanto,
l’allarme sta avendo effetti devastanti sul settore ortofrutticolo: secondo un’indagine
di Eurobarometro, un cittadino europeo su 3 in questo periodo sta evitando l’acquisto
di frutta e verdura. (A cura di Roberta Barbi)