2011-06-03 14:55:35

L'Unicef ribadisce l'importanza dell'allattamento al seno per mamme e bambini


L'allattamento al seno protegge la salute del bambino e della mamma. Secondo numerose ricerche scientifiche, il latte materno nutre in modo completo, protegge da malattie e infezioni e contribuisce a mantenere il legame tra la mamma e il bambino. In Italia l’allattamento naturale è poco diffuso e spesso, anche nelle strutture materno-infantili, non si riscontra la sensibilità necessaria a facilitare questo percorso. In Paesi come l’Africa, la situazione è ancora più grave a causa delle campagne di grandi aziende per la promozione del latte artificiale che provocano invece seri problemi. Ce ne parla Leonardo Speri, coordinatore dell’Unicef Italia per il progetto “Ospedale Amici dei bambini”, intervistato da Salvatore Cernuzio:RealAudioMP3

R. - Dobbiamo usare molta attenzione e molta cura quando si adopera il latte in polvere. C’è, a questo riguardo, un allarme dell’Organizzazione mondiale della Sanità che fornisce raccomandazioni molto precise sull’uso del latte in polvere e che sostengono che è necessaria molta attenzione sia alla qualità dell’acqua che si adopera, che deve essere bollita garantendo così che i batteri presenti nell’ambiente vengano meno, sia che non va assolutamente conservato perché il latte artificiale è facile alla contaminazione. Se questo lo si unisce al fatto che vi sono ambienti in grande difficoltà dal punto di vista della povertà, della salubrità delle acque, del sistema igienico-sanitario in generale, è responsabile di malattie e morte di tantissimi bambini al mondo.

D. - I vostri rapporti sulle morti dei neonati sono allarmanti...

R. - I dati che vengono riportati sono in diminuzione, anche se si tratta ancora di numeri enormi: si parla di circa 9 milioni di bambini sotto i cinque anni che ancora muoiono all’anno. La malnutrizione contribuisce per oltre il 60 per cento a queste morti: la mancata risorsa dell’allattamento materno fa parte di una delle cause principali della malnutrizione. Se pensiamo che il latte materno viene spesso confezionato con acqua contaminata e che la diarrea, per esempio, è responsabile di più del 15 per cento dei decessi, insieme a tutta una serie di altri problemi di salute che ci sono possiamo stabilire una relazione molto forte tra il mancato allattamento materno e la mortalità infantile.

D. - Nonostante questo alcune grandi aziende promuovono l’uso del latte in polvere, tanto da violare anche il Codice Oms…

R. - Questo rappresenta un problema molto grande, nel senso che il codice non è tanto contro la produzione del latte, ovviamente, che serve; il codice è contro un marketing scorretto che continua a proporre il latte materno, in qualche modo, alla pari con il latte artificiale: cosa che ovviamente non è! In molti Paesi, dove i governi non riescono a contestare e ad opporsi, la pubblicità è scorretta e la modalità di mercato è molto aggressiva: basti pensare che vi sono zone in cui un’infermiera che promuove attivamente il latte artificiale può arrivare ad avere un’automobile grazie allo stipendio che le passano le ditte produttrice, quando invece una normale infermiera – nelle stesse zone – normalmente non riesce ad arrivare a fine mese. E’ un po’ un paradosso: mentre nei Paesi occidentali si sta lavorando per il recupero dell’allattamento al seno, esportiamo contemporaneamente una cultura della nutrizione artificiale, che da noi si è rivelata una scelta non idonea.

D. – Lei ha accennato all’Italia: secondo un’indagine Istat, c’è stato un calo in particolare nelle zone del Sud?

R. – C’è un calo dell’allattamento materno e non nel senso di un calo dell’ultimo periodo, ma un calo tradizionale e proprio in posti in cui come idea ci saremmo aspettati, invece, una tradizione più favorevole. Abbiamo un percorso-nascita e un sistema sanitario, soprattutto per quel che riguarda l’assistenza al parto e al primo puerperio, che fino adesso non ha molto favorito l’allattamento materno. Proprio per questo l’Oms e l’Unicef hanno un programma, che si chiama “Gli amici dei bambini”, che - assistendo la mamma fin da subito; lasciando appena nato il suo bambino a contatto con la pelle; tenendolo 24 ore su 24 nella propria stanza e allattandolo ogni volta che lo chiede - permette di avere dei tassi di allattamento altissimi e anche un buon avvio che poi perdura nel tempo. (mg)







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