2011-06-02 15:13:47

Brasile: killer contro chi difende l'Amazzonia. Mons. Giovenale: vince il profitto a tutti i costi


In Brasile quattro omicidi in pochi giorni, tra cui quello di una coppia di sposi, hanno preso di mira attivisti ecologisti e contadini nella regione amazzonica. Intervistato da Davide Maggiore, il vescovo di Abaetetuba, mons. Flavio Giovenale, individua le cause di questa emergenza ancora irrisolta:RealAudioMP3

R. – E' il problema dell’ingiustizia, il problema di non avere una regolamentazione chiara sulla proprietà della terra. Non è stato risolto neanche il problema del rapporto tra l’agricoltura piccola, quella familiare, e la grande produzione che è specialmente quella delle grandi segherie o delle grandi, enormi, piantagioni. Purtroppo ci sono ancora molte persone che pensano di risolvere le cose con lo stile del Far West.

D. – Gli omicidi di questo tipo sarebbero stati oltre 1100 dal 1988 ma solo un centinaio sono i casi che sono arrivati in tribunale. Perché è difficile perseguire i responsabili?

R. – La prima cosa è che gli omicidi avvengono in posti molto lontani dalle città e poco abitati. La seconda è che testimoniare è un grandissimo rischio. Allo stesso tempo c’è molta corruzione e allora è difficile avere documenti che comprovino la proprietà legale della terra …

D. – A 23 anni dal più noto di questi delitti, l’uccisione dell’attivista Chico Mendes, cosa è cambiato nella società, nelle istituzioni e sul territorio?

R. - E’ cambiata la coscienza: la natura deve essere preservata, deve essere usata per l'uomo ma in modo ragionevole per non distruggerla perché la capacità di rifarsi della natura non è così veloce quanto la capacità di distruzione che l’umanità ha. La seconda cosa è che la natura sta lì e che perciò noi possiamo usarla, ma usarla per averla sempre, per viverla meglio. Infine è cambiata la voglia del popolo di fare giustizia.

D. – In che modo la Chiesa si impegna concretamente su questi temi?

R. – La Chiesa in Brasile ha strumenti fortissimi, specialmente quella che noi chiamiamo la “Campagna di fraternità”. Sono temi sociali in cui si invita tutto il popolo brasiliano, non solo i cattolici, a fare una riflessione e un cambiamento di vita. Molti, sia laici sia religiosi, sono molto impegnati in questo campo. Inoltre, abbiamo la pastorale della terra, in alcune diocesi ci sono gruppi ecologici di ispirazione cristiana …

D. - Come può incidere su questa situazione la legge sulla terra recentemente approvata dalla Camera e criticata dagli ambientalisti?

R. – E’ stata approvata dalla Camera proprio il giorno stesso dell’uccisione della coppia di sposi ambientalisti e il peggio è che quando uno dei deputati ha annunciato questo assassinio, per far sì che il progetto non fosse approvato, ci sono stati alcuni deputati che hanno invece applaudito per l’uccisione. Ci sono molte persone che guardano semplicemente agli interessi economici, costi quello che costi. Questa legge è stata molto criticata, anche la Chiesa è molto preoccupata perché uno dei punti è che si conceda l’amnistia ha chi ha disboscato illegalmente fino all’anno scorso. La speranza è che in Senato si riesca a fare qualche cambiamento anche per proteggere i piccoli agricoltori perché è una legge che tratta piccoli e grandi tutti allo stesso modo. (bf)







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