Voci critiche al Vertice di Brazzaville per tutelare le foreste tropicali in Africa,
Asia e America
Riserve e perplessità sono state espresse da esponenti della società civile del Congo
in merito al Vertice ad alto livello in corso questa settimana a Brazzaville per la
salvaguardia delle foreste tropicali del Congo, dell’Amazzonia e del Borneo-Mekong.
“Nessuna organizzazione non governativa impegnata nella protezione delle foreste e
delle comunità che vi abitano, è stata coinvolta o inviata a partecipare al Vertice”,
ha detto all’agenzia Misna da Brazzaville, Roch Euloge N’Zobo, portavoce della Piattaforma
congolese per la gestione sostenibile delle foreste. “Siamo stati molto sorpresi e
amareggiati dalla nostra esclusione – ha spiegato – così come dal fatto che nella
dichiarazione finale, già reperibile sul sito dedicato al Vertice, sia dedicato poco
spazio al coinvolgimento della società civile e quasi nulla alla situazione dei popoli
delle foreste”. La foresta del Bacino del Congo è, dei tre bacini presi in esame nel
Vertice, quella meno danneggiata dallo sfruttamento industriale dei boschi. “Tuttavia
– ha sottolineato N’Zobo – le comunità che vivono nella foresta soffrono molto perché
non traggono in nessun modo vantaggio dallo sfruttamento. Tra le richieste della società
civile – aggiunge il portavoce ecologista – c’è l’augurio che i politici s’interessino
maggiormente a queste comunità e accettino di condividere con esse i proventi dello
sfruttamento della foresta”. Una decina di Ong, della Repubblica del Congo, della
Repubblica Democratica del Congo, del Gabon, del Centrafrica e del Camerun hanno firmato
un comunicato congiunto, nel quale espongono le loro riserve. Accese sono le critiche
a soluzioni “basate sul mercato” come quella dei cosiddetti crediti di carbonio, ovvero
i meccanismi di scambio e transazioni di crediti di riduzione di gas serra. “Un meccanismo
attraverso il quale gli attori inquinanti potranno continuare a inquinare, sdebitandosi
grazie alla compravendita di questi crediti” ha sottolineato Roch Euloge N’Zobo. L’obiettivo
sulla carta del vertice di Brazzaville, che accoglie capi di stato e di governo ed
esperti di una trentina di Paesi dei tre bacini di foreste tropicali, è di preparare
un progetto di gestione concertata e sostenibile degli ecosistemi forestali. Secondo
gli organizzatori, mira alla creazione di una cooperazione Sud-Sud e Nord-Sud a tutela
delle foreste, che possa influire sugli effetti negativi dei cambiamenti climatici
e contribuire allo sviluppo dei Paesi che ospitano i bacini. (R.G.)