2011-06-01 14:34:12

Filippine: storia, cultura e religione necessarie per costruire la pace a Mindanao


La pace nelle Filippine Sud non è solo una questione di “negoziati politici”, ma “necessita di uno sforzo che coinvolga e consideri la storia, la cultura, la religione di tutti gruppi sociali presenti nell’area: cristiani, musulmani e indigeni lumad”: è quanto rimarca in un colloquio con l’agenzia Fides padre Sebastiano D’Ambra, missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime), impegnato da 30 anni nel dialogo interreligioso nelle Filippine Sud. Padre D’Ambra, fondatore del movimento per il dialogo “Sislsilah” e del “Villaggio dell’Armonia”, dove vivono insieme cristiani e musulmani, ha organizzato di recente a Zamboanga City un incontro per approfondire “le molteplici prospettive” sul conflitto di Mindanao, la grande isola delle Filippine meridionali dove da oltre trent’anni si registra la ribellione di movimenti islamici. “Non c’ è in ballo solo il negoziato politico fra governo e Moro Islamic Liberation Front (Milf), il maggiore gruppo islamico impegnato nei colloqui di pace con il governo. Occorre soprattutto pensare al contesto culturale, entro cui calare un accordo politico, che contempli le diverse posizioni e sensibilità locali e che faccia progredire dal basso il cammino verso la pace”, spiega il missionario. Padre D’Ambra rileva “un clima favorevole e un vento nuovo, che spira da quando c’è al governo il presidente Benigno Aquino”, ma rimarca le difficoltà esistenti: “la corruzione e la radicata struttura dei clan che imperano a Mindanao possono costituire seri ostacoli”. Il dibattito attuale è incentrato sulle prossime elezioni politiche nella Regione Autonoma di Mindanao Musulmana. Il voto sarebbero fissato nel prossimo agosto, ma il governo intende rimandarlo al 2013 per cercare, in un biennio, di intervenire preventivamente su fenomeni quali la corruzione, il nepotismo, il voto di scambio, il dominio dei clan. Il rinvio, però, non è gradito ad alcuni gruppi e poteri locali. I punti chiave dei negoziati fra Manila e il Milf (l’ultima sessione si è tenuta due mesi fa in Malaysia, dopo due anni di interruzione) sono: la sicurezza, la sovranità sul territorio, l’autodeterminazione, i programmi di sviluppo economico nella regione. (R.P.)







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