Nello Yemen si fa sempre più pesante il bilancio della repressione contro i manifestanti
antigovernativi. Almeno 20 persone sono rimaste uccise nella notte nella città meridionale
di Taiz, dove le forze di sicurezza sono intervenute per disperdere un sit-in di protesta.
Nel sud del Paese, invece, infuria la battaglia contro cellule terroristiche probabilmente
legate ad Al Qaeda. I ribelli da ieri hanno assunto il controllo della città di Zinjibar:
le forze regolari hanno bombardato le loro postazioni, due soldati yemeniti hanno
perso la vita a causa di un missile sparato da una caserma occupata.
L'Alto
commissario Onu per i diritti umani Navi Pillay ha definito ''scioccante'' la brutalità
della repressione non solo in Libia e Yemen, ma anche in Siria. La diplomatica ha
parlato di “assoluto disprezzo dei diritti umani fondamentali”. Fonti umanitarie siriane
hanno denunciato l’uccisione di almeno 11 attivisti, avvenuta ieri per opera delle
forze di sicurezza di Damasco nella zona di Homs.