Incontro vocazionale dei giovani Neocatecumenali a Düsseldorf in preparazione alla
Gmg
Pieni di gioia hanno invaso le strade della Germania con canti e danze, ma soprattutto
con l’annuncio di Cristo, i circa 25mila giovani del Cammino Neocatecumenale che si
sono riuniti ieri a Düsseldorf, per un incontro vocazionale presieduto dall’arcivescovo
di Colonia, cardinale Joachim Meisner, in preparazione alla Giornata Mondiale della
Gioventù di Madrid (Gmg). Prima dell’incontro vocazionale, i giovani hanno portato
la loro esperienza in 100 città, invitando i giovani tedeschi alla Gmg di agosto.
Durante il viaggio per arrivare al luogo del raduno sono stati accolti da molte parrocchie
della Germania, per confluire, nel pomeriggio di ieri, nello stadio Esprit a Düsseldorf
- ricca città dedita al commercio - per l’incontro vocazionale. Hanno ascoltato il
Vangelo, poi una sinfonia composta da Kiko sulla sofferenza degli innocenti: quella
sofferenza dei bambini abbandonati, abusati, quella dei malati, dei poveri, degli
uomini che nudi andavano verso le camere a gas, quella della Vergine Maria con la
spada che le ha attraversato il cuore e di Gesù Cristo nel Getsemani. Ma Dio stesso
ha preso su di sé questa sofferenza, ha ricordato Kiko, perché Dio è amore e vuole
salvare gli uomini dall’inferno della separazione da Lui. Per questo, bisogna annunciare
Cristo: “Dio vi prende sul serio – ha poi detto ai giovani il cardinale Meisner, arcivescovo
di Colonia – e vuole salvare il mondo attraverso di voi, come ha fatto con la giovanissima
Maria”. Il porporato ha anche portato ai giovani il saluto di Benedetto XVI. Ha concluso
l’incontro l’annuncio del kèrigma fatto da Kiko e la chiamata vocazionale. Oltre 700
ragazzi e 300 ragazze che hanno sentito la vocazione al seminario e al convento si
sono alzati e hanno ricevuto la benedizione. Un incontro suggellato soprattutto dalla
chiamata ad annunciare l’amore di Gesù Cristo non solo all’Europa, ma al mondo intero,
con lo slancio e la generosità che caratterizzano i giovani. (A cura di Debora
Donnini)