Ritorno in Croazia: l’editoriale di padre Federico Lombardi
Fra una settimana, Benedetto XVI si recherà in Croazia per il suo primo viaggio apostolico
internazionale del 2011. La visita di due giorni avviene in occasione della Giornata
nazionale delle famiglie cattoliche croate. A questo viaggio del Papa è dedicato l'editoriale
del nostro direttore generale, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale
per “Octava Dies”, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano:
Benedetto
XVI sarà in Croazia il 4 e 5 giugno. E’ un ritorno, perché lui stesso vi è stato diverse
volte da Cardinale; è un ritorno perché il Papa vi è già stato ben tre volte negli
ultimi due decenni. In certo senso quindi, il Papa è di casa in Croazia. Paese dalle
profonde radici cristiane e cattoliche, custodite con fedeltà nei tempi difficili
che non sono mancati in particolare nel secolo passato, fedeltà ripagata dalla sincera
vicinanza e solidarietà della Santa Sede.
La Croazia vive ora la sfida
della secolarizzazione: la famiglia, la gioventù sono campi cruciali per affrontarla.
Per questo, momenti centrali del viaggio sono appunto la partecipazione del Papa al
primo incontro delle famiglie cattoliche croate e all’incontro dei giovani che si
celebra ogni due anni. “Insieme in Cristo” dice il motto della visita. In un mondo
in cui le forme di comunicazione si moltiplicano e invadono la vita, in realtà l’incontro
e la comunione fra le persone sembrano diventare più difficili.
La Chiesa
si appoggia su Cristo per sostenere l’unione e la missione della famiglia e alimentare
la speranza di avvenire della gioventù. Così la Chiesa serve la comunità umana, la
comunità nazionale, che ora, superata la fase agitata della dissoluzione dell’ex Jugoslavia,
si prepara a inserirsi più profondamente nella comunità dei popoli europei entrando
nell’Unione Europea. L’augurio e l’incoraggiamento del Papa è che ciò possa avvenire
portando la ricchezza della cultura e dei valori della grande tradizione del popolo
croato. Grandi figure continuano a ispirare il suo cammino, come lo scienziato gesuita
Ruggero Boscovich, il giovane beato Ivan Merz, soprattutto il grande pastore e martire,
il beato cardinale Stepinac. Insieme in Cristo, con il Papa, si deve guardare con
fiducia e coraggio verso il futuro.