Obama in Polonia dopo il vertice del G8 in Francia
Il presidente statunitense Obama è tornato sulla primavera araba e nordafricana. Lo
ha fatto da Varsavia, ultima tappa del suo tour europeo, dove ha lodato la svolta
democratica intrapresa dalla Polonia che – ha detto – la rende un esempio per tutta
la regione mediorientale. Il capo della Casa Bianca ha inoltre rassicurato sul fatto
che i rapporti tra Stati Uniti e Russia non rappresentano una minaccia per l’Europa
centrale e orientale. Le sue parole arrivano all’indomani del vertice centro ed est
Europa – svoltosi sempre a Varsavia - segnato dall’appello a superare ogni forma di
individualismo lanciato dal presidente della Repubblica italiana, Napolitano, proprio
alla luce della profonda trasformazione in atto nel mondo arabo e nordafricano.
Anche
il G8 ha espresso pieno appoggio alla primavera araba e all’Africa. Il documento finale
del vertice, conclusosi ieri a Deauville, in Normandia, contiene una forte presa di
posizione contro il regime libico di Gheddafi e quello siriano di Al Assad. Da Parigi,
Francesca Pierantozzi:
Da Deauville
il G8 ha lanciato ieri il nuovo partenariato con il mondo arabo: lo ha fatto innanzitutto
con i fatti, stanziando 40 miliardi di dollari a Paesi come la Tunisia e l’Egitto,
che stanno costruendo nuove democrazie e lo ha fatto anche denunciando le repressioni
contro le popolazioni civili. Al termine di due giorni di lavori, il padrone di casa,
Nicolas Sarkozy, ha potuto dirsi pienamente soddisfatto, anche se su alcuni punti,
in particolare Internet, il vertice è stato povero di risultati. Un messaggio forte
è stato indirizzato nel documento finale alla Libia: Gheddafi deve andarsene – dice
il G8 – non c’è più posto per lui nella Libia libera. Sulla Siria è stato invece raggiunto
un compromesso con la Russia, che farà da mediatore con il presidente Assad, per convincerlo
a cessare le repressioni e ad avviare le riforme. Nella dichiarazione finale anche
il nucleare, con un invito a rivalutare la sicurezza e il sostegno ai processi democratici
in Africa e per questo sono stati ricevuti i presidenti di Costa d’Avorio, Niger e
Guinea. Si è parlato anche di web: a Deauville sono stati ricevuti dalle grandi potenze
i leader delle grandi potenze del web, da Google a Facebook, ma alla fine non si è
arrivati a nessuna decisione su norme condivise.