Ban Ki-moon: i caschi blu dell'Onu favoriscono stabilità e riconciliazione nel mondo
Per rendere omaggio agli oltre 120 mila tra militari, agenti di polizia e civili che
in tutto il mondo sono impegnati in missioni di pace, si è celebrata ieri la Giornata
mondiale del peacekeeping. “Le Nazioni Unite – si legge nel messaggio del segretario
generale dell’Onu, Ban Ki-moon – hanno dovuto far fronte ad una serie di tragedie
in rapida successione”. L’ultimo attacco contro militari dell’Onu è stato compiuto
proprio ieri in Libano dove l’esplosione di un ordigno ha provocato il ferimento di
sei soldati italiani. Sono numerosi gli episodi che negli ultimi mesi, in diverse
parti del mondo, hanno provocato la morte di almeno 175 peacekkeping a causa di agguati,
incidenti, malattie. Nel suo messaggio Ban Ki-moon ricorda anche il lavoro svolto
per il supporto nel referendum in Sudan, l’aiuto per la risoluzione della crisi post
elettorale in Costa d’Avorio, il sostegno alla formazione della polizia a Timor Est.
I caschi blu delle Nazioni Unite – sottolinea – “rappresentano l’Organizzazione nel
modo migliore possibile: riportando stabilità, favorendo la conciliazione e coltivando
la speranza per un futuro radioso”. Salvaguardare il ruolo della legge, tema al centro
della Giornata, è essenziale per mantenere la pace con successo. Questo – spiega Ban
Ki-moon – “richiede una consolidata fiducia nelle forze dell’ordine, nella giustizia
e nell’amministrazione penitenziaria”. L’Onu forma la polizia “affinché non abusi
mai del proprio potere, supporta il corretto funzionamento dei tribunali al servizio
della giustizia e si batte per condizioni umane di detenzione”. (A.L.)