Romania. Vescovi contrari al progetto di legge sull’assistenza sociale: è discriminatorio
I vescovi romano-cattolici e greco-cattolici della Romania considerano “discriminatorio”
l’attuale progetto di legge che stabilisce il partenariato tra lo Stato e i culti
nell’ambito dell’assistenza sociale. Lo affermano nella nota diffusa ieri a chiusura
dell’assemblea ordinaria che si è svolta al monastero dei carmelitani scalzi a Ciofliceni
(Snagov) dal 24 al 26 maggio. Nel comunicato citato dall'agenzia Sir, i presuli sostengono
“l’uguaglianza di opportunità dei fornitori di servizi nell’accedere ai fondi pubblici
e il principio della competizione aperta e trasparente”. I vescovi hanno inoltre deciso
che durante l’incontro previsto il 31 maggio al Senato della Romania, la Chiesa cattolica
romena sarà rappresentata da mons. Cornel Damian, vescovo ausiliare di Bucarest, don
Nicolae Anușcă ed Eugen Ștefănescu. I vescovi si sono soffermati anche sul testo della
legge sull’Istruzione nazionale (Legge n. 1 del 5 gennaio 2011). Hanno chiesto al
Ministero dell’Istruzione, ricerca e sport che “all’elaborazione delle metodologie
e dei protocolli che regolarizzano l’insegnamento confessionale partecipi anche una
delegazione della Chiesa cattolica”. La prossima sessione ordinaria della Conferenza
episcopale romena si svolgerà a Chişinău (Repubblica Moldova) dal 20 al 23 settembre
2011. (M.G.)