2011-05-27 15:50:49

Non si fermano le proteste in Siria e Yemen


In Siria continuano le violenze del regime sui manifestanti scesi nelle strade contro il presidente Bashar el-Assad. In mattinata l’organizzazione non governativa ‘Osservatorio siriano sui diritti umani’ dava notizia di almeno tre vittime tra i dimostranti nel sud del Paese e alcuni feriti nei pressi di Damasco. Per oggi l’opposizione ha indetto nuove manifestazioni contro il governo, e arrivano notizie di cortei in corso in diverse città. Il noto attivista Wissam Tarif scrive su Twitter che 2 mila curdi sono scesi in piazza nel nord-est, ad Amuda, mentre forze governative in borghese hanno aperto il fuoco sui manifestanti a Dayr az Zor, come già avevano fatto le forze di sicurezza nella serata di ieri nella città meridionale di Daraa. Alla stessa località si riferirebbero anche le immagini mostrate oggi dalla tv satellitare al-Jazeera sul suo canale in inglese. Nel video esclusivo compaiono, secondo l’emittente, corpi di giovani torturati a morte dagli uomini del regime.

Scontri anche in Yemen: il capo della potente tribù degli Hached ha dichiarato oggi, durante i funerali di 30 dei suoi uomini, che c'è una tregua nei combattimenti a Sanaa, tra i suoi uomini e le truppe fedeli al presidente Ali Abdallah. Arrivano intanto notizie che le forze aeree fedeli al contestato presidente Ali Abdullah Saleh hanno bombardato i combattenti di una tribù che oggi hanno conquistato un campo militare difeso dalla Guardia repubblicana, nella zona di Fardha, a nord-est della capitale Sanaa. In mattinata, il leader tribale Sheikh Hamid Asim aveva comunicato che i suoi uomini si erano impadroniti di un altro campo militare a 100 chilometri dalla città. A Sanaa sono in corso da giorni combattimenti che hanno fatto almeno 80 vittime.

In Tunisia il voto per l'Assemblea costituente tunisina sara' rinviato, dalla data originariamente prevista del 24 luglio, se l'Alta istanza per le elezioni lo riterra' necessario. Lo ha detto, questa mattina, secondo quanto riferisce l'Afp, il primo ministro ad interim tunisino, Be'ji Cad Essebsi, nel corso di una conferenza stampa a margine del G8 di Deauville.








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