L’arresto di Ratko Mladic apre alla Serbia le porte dell’Unione Europea
E’ terminata con l’arresto la latitanza, durata quasi 16 anni, di Ratko Mladic, conosciuto
anche come il 'Boia di Srebrenica'. Mladic è stato catturato ieri nel nordest della
Serbia dalle forze di sicurezza di Belgrado. L'ex generale, che dal 1992 aveva comandato
le forze serbo-bosniache nella guerra che nel cuore dell'Europa provocò 100 mila
morti e due milioni di profughi, fece perdere le sue tracce nel 1996, subito dopo
la fine del conflitto e l'apertura di un fascicolo a lui intestato ad opera del Tribunale
penale internazionale dell'Aja. Il servizio di Giovanni Del Re:
L’arresto
di Mladic ha provocato violenti scontri a Novi Sad, in Vojvodina, ed a Belgrado fra
polizia e estremisti sostenitori dell’ex generale. Nonostante le cicatrici del conflitto
in ex Yugoslavia stentino a rimarginarsi adesso la Serbia può guardare nuovamente
al futuro e in particolare alla sua candidatura all’Ue. Per un commento Cecilia Seppia
ha sentito Fulvio Scaglione Vice direttore di Famiglia Cristiana.