2011-05-26 15:49:30

Germania. Per Chiesa e Caritas la diagnosi pre-impianto viola la tutela della dignità della persona


“Divieto giuridico senza eccezioni” per test genetici su embrioni: lo hanno chiesto ieri la Chiesa cattolica e la Caritas in un comunicato stampa diffuso a Berlino ripreso dall'agenzia Sir. “La cosiddetta diagnosi pre-impianto (Pid) viola la tutela della dignità della persona” e “non è una possibilità eticamente accettabile”, si legge nel documento pubblicato a margine della riunione del Comitato per la sanità del Bundestag, svoltasi ieri con la consultazione di dieci esperti chiamati a pronunciarsi sulla Pid da un punto di vista etico, medico e giuridico. I firmatari del comunicato - Karl Jüsten, direttore del commissariato dei vescovi tedeschi, e Peter Neher, presidente della Caritas - hanno messo in guardia da una “strumentalizzazione della vita umana”. Gli embrioni non vengono generati incondizionatamente “ma la loro esistenza è subordinata a determinate disposizioni, tendenze e caratteristiche genetiche”. Con la Pid, prosegue il comunicato, “il valore di una vita umana viene misurato unicamente sulla base di criteri quali la normalità e il benessere fisico”, giudicando “su una vita degna o non degna di essere vissuta”. È stato inoltre sottolineato il rischio di “ulteriori discriminazioni” verso le persone disabili, che scaturirebbe dall’ammissione della Pid. (R.P.)







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