Conferenza ecumenica di Kingston: appello a tutti i cristiani perchè s'impegnino per
la pace
Si è conclusa ieri sera a Kingston in Jamaica la Convocazione Internazionale Ecumenica
sulla pace che, riflettendo sul motto “Gloria a Dio e pace sulla terra”, ha lanciato
un messaggio per aiutare tutti i cristiani ad impegnarsi per la pace. “L’impegno per
la pace è una parte inestricabile e indispensabile della fede cristiana e della giustizia
e libertà che vi è in Cristo e proprio nello Spirito Santo garantito a noi tutti”.
Lo afferma il messaggio finale della Convocazione Ecumenica che ha visto convenire
a Kingston migliaia di rappresentanti delle Chiese che fanno parte del Consiglio Ecumenico
e anche gli esponenti cattolici legati a Pax Christi, focolari e ad associazioni varie.
“La violenza - prosegue il messaggio - è contraria alla volontà di Dio. Per questa
ragione noi superiamo la dottrina della guerra giusta per impegnarci invece per una
pace giusta. Certamente - aggiunge il testo - molti aspetti concreti del concetto
di pace giusta chiedono ancora dibattito discernimento ed elaborazione. Noi continuiamo,
infatti, a domandarci su come la gente innocente possa essere protetta dall’ingiustizia”.
Il messaggio ha anche accenti fortemente critici e autocritici. “Ci rendiamo conto
- esso afferma - che i cristiani sono stati spesso complici di sistemi favorevoli
alla violenza, all’ingiustizia, al militarismo, al razzismo, all’intolleranza e alla
discriminazione. Preghiamo Dio che perdoni i nostri peccati e ci trasformi in operatori
di giustizia e avvocati di una giusta pace”. Infine il messaggio dà a tutti l’arrivederci
a Busan, in Corea del Sud, dove fra due anni si celebrerà la decima assemblea generale
del Concilio Ecumenico delle Chiese sul tema: “Dio della vita guidaci alla giustizia
e alla pace”. (Da Kingston in Giamaica, Luigi Sandri)