Proseguono i colloqui della Commissione ecumenica Arcic III
Si avviano verso la conclusione i lavori, iniziati più di una settimana fa nel monastero
italiano di Bose, della Commissione Arcic III per il dialogo tra la Chiesa cattolica
e quella anglicana. Secondo quanto riferisce il Sir, l’organismo ha completato la
parte introduttiva del proprio ordine del giorno discutendo, tra venerdì e sabato,
documenti sulla storia delle due precedenti commissioni, Arcic I e Arcic II e affrontando
questioni di ecclesiologia e etica. Parte del mandato di Arcic III è di diffondere
il lavoro della precedente commissione Arcic II e, a questo proposito, suor Teresa
Okure della Nigeria e il vescovo Nkosinathi Ndwandwe hanno parlato di come l’Africa
ha reagito al lavoro dell’Arcic II mentre il vescovo suffragano di Toronto Linda Nicholls
ha raccontato della situazione in Nord America. Dell’Europa si è occupato il dottor
Paul Murray che ha stimolato la discussione sul cosiddetto “receptive ecumenism”.
“Questo ecumenismo – ha detto - non ha come scopo principale di convincere l’altro.
Ha l’obiettivo di chiederci come, di fronte all’altro, siamo chiamati a convertirci
per abbandonare modi che rallentano il nostro sviluppo ed arrivare a una più grande
abbondanza di vita, una qualità più profonda di cattolicità”. I membri della commissione
trascorreranno i prossimi due giorni in piccoli gruppi, sviluppando piani di lavoro
per i vari compiti contenuti nel mandato della Arcic III. (M.G.)