La protesta in Siria. L’arcivescovo maronita di Damasco: cercare la via del dialogo
“Cercare piste di dialogo e occasioni di speranza, un compito difficile ma ancora
possibile”. Così mons. Samir Nassar, arcivescovo maronita di Damasco, raccoglie la
sfida lanciata ai cristiani d’Oriente dai cambiamenti del mondo arabo, che la Chiesa
deve “affrontare e trovare in modo di dialogare adeguato alla nuova situazione”. Il
suo messaggio, mons. Nassar ha voluto inviarlo a numerosi vescovi europei tramite
una lettera: tra i vari destinatari anche il cardinale Ennio Antonelli, presidente
del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che avrebbe dovuto andare in visita in Siria,
ma è stato bloccato dalla difficile situazione purtroppo ancora in corso. “Un nuovo
Medio Oriente comincia a nascere – scrive il vescovo maronita le cui parole sono riportate
dal Sir – ma bisogna intensificare il dialogo con l’Islam moderato ancora maggioritario
e incoraggiare occasioni di incontro nel campo della cultura, dell’arte, dello sport
e delle azioni umanitarie”. La testimonianza di mons. Nassar è eloquente: “Le minoranze
cristiane non sanno come reagire e quale parte sostenere". Il presule osserva che
sono in molti a temere che la protesta finirà con l’instaurazione di un regime islamico.
Mons. Nasser ha infine raccontato la situazione della comunità cristiana, che si trova
davanti un futuro quanto mai incerto, ha paura e reagisce abbandonando la pratica
religiosa e il catechismo. (R.B.)