Beatificazione in Brasile di Suor Dulce, la “Madre Teresa brasiliana”
La Madre Teresa brasiliana: così è conosciuta suor Dulce Lopes Pontes che viene beatificata
oggi a Salvador da Bahia, in Brasile, alle 17 ora locale. Le sue virtù sono state
dichiarate eroiche con decreto del 3 aprile 2009. Suor Dulce Lopes Pontes è nata proprio
a Salvador di Bahia nel 1914 ed è morta nel 1992. Presiederà la solenne celebrazione
eucaristica il rappresentante del Papa, il cardinale Geraldo Majella Agnelo, arcivescovo
di São Salvador da Bahia. Il servizio di Fausta Speranza:
Dopo un periodo
nel Terz’ordine Francescano Suor Dulce è stata Professa della Congregazione delle
Suore Missionarie dell’Immacolata Concezione della Madre di Dio. I primi voti nel
1934 a vent’anni. Sceglie, lasciando il nome al secolo di Maria Rita, di chiamarsi
Dulce come sua madre che ha perso all’età di 6 anni. In famiglia ha maturato lo spirito
di carità e di condivisione che ha segnato tutta la sua vita religiosa, come sottolinea
il cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi:
“Suor
Dulce è nota in Brasile per la sua sconfinata carità verso i più poveri e i diseredati.
E' la 'Madre Teresa' brasiliana. Consacratasi al Signore, ottenne di potersi dedicare
all’apostolato sociale nei quartieri poveri di Bahia. Promosse, a partire dal 1935,
varie iniziative per la formazione dei poveri e per il loro inserimento nel mondo
del lavoro. Nel 1939, ad esempio, inaugurò il collegio S. Antonio per i figli degli
operai. Altrettanto fece con gli ammalati, dando vita a diverse fondazioni umanitarie,
tra cui un ospedale per i più poveri della città. Fu una vera madre dei sofferenti”.
Presto
partecipa all’apertura dell’Ospedale Spagnolo a Salvador, dove presta la sua opera
come infermiera, sacrestana, portiera e responsabile del reparto radiologico. Poi
si impegna presto per un progetto portato avanti con padre Hildebrando Kruthaup dell’Ordine
francescano dei Frati Minori, suo padre spirituale. Ancora il cardinale Amato:
“Si
pensi che a soli 22 anni, la nuova Beata fondò il primo movimento cristiano operaio
di Salvador, l’Unione Operaia S. Francesco e il Circolo Operaio di Bahia, la cui finalità
era la diffusione delle cooperative, la promozione culturale e sociale degli operai
e la difesa dei loro diritti. Data la sua fama di santa e benefattrice dei poveri,
il Beato Giovanni Paolo II volle farle visita per ben due volte. Alla sua morte, il
cardinale di Bahia disse che con la scomparsa di Suor Dulce la città era più povera
e provava una specie di abbandono, perché era la migliore, la più santa la più rappresentativa
di tutti noi”.
Sempre con il cuore vicino agli operai e pensando all’importanza
del’istruzione, suor Dulce fonda il Collegio Sant’Antonio, dove si organizzano corsi
di giorno per i figli dei lavoratori e corsi serali per adulti. Nel 1959 nasce l’Associazione
Opere Sociali suor Dulce, considerata una delle istituzioni filantropiche più considerevoli
al mondo: oltre 2300 collaboratori e 600 volontari in Brasile e altrove. Inoltre l’ospedale
Sant’Antonio diventa negli anni il centro di un polo sanitario, educativo e sociale
tra i più importanti del Paese. E bisogna ricordare che nel 1979 il Paese riceve l’allora
Madre Teresa di Calcutta beatificata nel 1992, e che nel 1980 e nel 1991 accoglie
Giovanni Paolo II beatificato all’inizio di questo mese. Giovanni Paolo II ha voluto
incontrare Suor Dulce in tutte e due le occasioni.