Migliaia di giovani in Spagna, i cosiddetti “indignados”, hanno sfidato questa notte
il divieto di manifestare, deciso giovedì scorso dalla Commissione elettorale centrale,
in vista delle elezioni regionali e amministrative di domani. I ragazzi, quasi tutti
studenti, precari e disoccupati, denunciano la mancanza di prospettive e di speranza
per il futuro, la disoccupazione di massa (al 44% fra i meno di 25 anni) e la collusione
fra politici e banchieri. E da Madrid la protesta si è estesa anche alle altre grandi
città spagnole. Ci riferisce Michela Coricelli: