2011-05-21 14:42:46

L’impegno dell’Onu e del governo di Beirut per i profughi siriani in Libano


L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur) e il governo libanese sono in prima fila nell’assistenza dei profughi siriani, circa 1.400 solo nell’ultima settimana, che si sono rifugiati nel Paese dei cedri per sfuggire alle violenze in patria. A partire dalla fine di aprile sono circa 4 mila (ma è difficile stabilire il numero esatto) le persone che hanno passato il confine tra i due Stati: per assisterle, l’Acnur ha partecipato, come riporta un comunicato dell’organizzazione, a numerose operazioni di distribuzione di aiuti insieme alle agenzie partner. Fino ad oggi sono stati consegnati 3500 materassi, 1600 coperte e 500 kit alimentari. Ognuno di questi contiene provviste sufficienti a una famiglia di quattro persone per un mese. Anche il premier libanese ad interim, Saad Hariri, ha chiesto all’Alto comitato governativo per l’assistenza di assumere un ruolo di supervisione e coordinamento delle operazioni di assistenza agli sfollati, concentrati nel Nord del Paese. In maggioranza si tratta di donne e bambini, che hanno bisogno di cure mediche, cibo e un tetto, ma anche di assistenza psicologica e sociale, di cui si sta occupando il ministero libanese per gli Affari sociali. Queste iniziative hanno il sostegno dell’Acnur e l’organizzazione è in contatto con il governo libanese per stabilire quali siano gli interventi necessari. Le due istituzioni seguono anche da vicino le situazioni di alcune persone in carcere per ingresso o soggiorno irregolare e di altre che starebbero per essere respinte in Siria. Secondo le testimonianze raccolte tra i 1400 che hanno raggiunto le regioni libanesi di Wadi Khaled e Tall Biri partendo dalla città siriana di Tall Kalakh, in questa località e nelle sue vicinanze ci sarebbero stati pesanti bombardamenti militari. Molti profughi hanno passato la frontiera senza portare niente con sé. Molti si sono sistemati presso parenti o famiglie, altri sono ospitati in una scuola di Tall Biri. (D.M.)







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