Lisbona, il cardinale Amato proclama Beata la suora portoghese Maria Chiara di Gesù
Bambino
Il suo cuore fu sempre aperto all’accoglienza dei bisognosi, per i quali fondò case
di assistenza, scuole e ospedali, confidando saldamente nella Divina Provvidenza.
Madre Maria Chiara di Gesù Bambino, fondatrice della Congregazione delle Suore Francescane
Ospedaliere dell’Immacolata Concezione, è stata beatificata questa mattina a Lisbona,
in Portogallo, la terra che ne ha visto i natali. A rappresentare il Santo Padre nella
liturgia di Beatificazione è stato il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione
delle Cause dei Santi. Ha presieduto la celebrazione il cardinale José da Cruz Policarpo,
patriarca di Lisbona. Conosciamo la figura della nuova Beata nel servizio di Claudia
Di Lorenzi:
Dalle sue
parole, dalle sue opere, dal suo volto anzitutto traspariva quella pace profonda che
illumina i cuori che abitano in Dio. La sua serenità di fronte alle difficoltà della
vita raccontava più di qualunque messaggio di una fede salda nell’Amore provvidenziale
del Padre, ed era la prima e più eloquente testimonianza, la risposta più esplicita
alla domanda di felicità di ogni uomo. Suor Maria Chiara di Gesù Bambino è stata riconosciuta
Beata questa mattina a Lisbona, e la sua esperienza donata alla Chiesa universale
come modello di fede in Cristo. Gli aspetti più rilevanti della sua figura nelle parole
del cardinale Angelo Amato, che ha presieduto la liturgia:
“Anzitutto
la sua piena fiducia nella divina Provvidenza e la serenità con la quale viveva la
chiamata all’amore di Dio e alla carità verso il prossimo. Da ciò attinse l’umiltà
nell’accettare contrasti e incomprensioni, la magnanimità nel perdonare e il coraggio
nella fondazione di una Congregazione dedita all’assistenza e alla cura dei malati.
Nella sua vita fu veramente eroica nel vivere e testimoniare le virtù della fede,
della speranza e della carità. Del resto il Signore ha sigillato la santità di Suor
Maria Chiara con molteplici segni e miracoli”.
Un carisma, quello della
religiosa portoghese, fondatrice della Congregazione delle Suore Francescane Ospedaliere
dell’Immacolata Concezione, declinato soprattutto nella cura dei poveri e degli ammalati,
per i quali aprì case di accoglienza, assistenza e istruzione, asili, scuole, ospedali,
e creò opportunità di lavoro e sostentamento economico, anche inviando le sue consorelle
in Africa e in Asia. Una scelta, quella verso i bisognosi, forse suscitata dalle difficoltà
che ella stessa sperimentò fin da bambina. Sui momenti salienti della sua vita ascoltiamo
il cardinale Amato:
“Ancora quattordicenne rimase
orfana di entrambi i genitori (…) Ancora giovanissima si ritirò nel convento di San
Patrizio di Lisbona, tra le terziarie cappuccine di di Nostra Signora della Concezione.
A causa delle leggi anticlericali del Portogallo fu costretta all’esilio, entrando
presso le Suore Francescane Ospedaliere di Calais, in Francia. Dopo la professione,
nel 1871, rientrò in patria. Divenuta superiora nel convento di San Patrizio, ne promosse
la riforma e fondò le Suore Ospedaliere Portoghesi, che si svilupparono anche all’estero.
Il 1 dicembre 1899 si spense in fama di santità”.
Il 6 dicembre del
2008 Papa Benedetto XVI ha decretato l’eroicità delle sue virtù. Oggi la Congregazione
da lei fondata è presente in 14 Paesi.