Il commento di padre Bruno Secondin al Vangelo della Domenica
In questa quinta Domenica di Pasqua, la liturgia ci propone il passo del Vangelo in
cui Gesù risorto annuncia ai discepoli la sua prossima ascesa verso la casa del Padre.
Filippo chiede al Maestro di mostrargli il Padre, mentre Tommaso gli domanda come
sia possibile raggiungerlo. Gesù risponde:
“Io sono la via, la verità e
la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete
anche il Padre mio”.
Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento
del padre carmelitano Bruno Secondin, docente di Teologia spirituale alla Pontificia
Università Gregoriana:
Due domande
un po’ nervose oggi nel Vangelo: Tommaso che chiede lumi per capire dove mai intenda
andare Gesù; e poi Filippo che vorrebbe tagliar corto alla discussione chiedendo di
vedere finalmente il Padre, e così tutto sarà chiaro. A tutti e due Gesù risponde,
invitandoli a scorgere in lui, nei suoi gesti e nelle sue parole, il riflesso della
presenza de Padre. Un invito a penetrare il segreto dell’inviato dal Padre: nella
sua misericordia, nella sua dedizione, nella sua trasparenza, nei sogni di futuro
che alimenta, c’è la voce, il volto, l’amore del Padre invisibile, c’è la porta di
accesso al segreto del Dio misterioso. E ora nella esistenza storica della Chiesa
come si riconosce il volto del Padre, come si può andare ancora al Padre? Attraverso
l’ascolto della Parola che il Figlio ci ha lasciato, attraverso i gesti del Figlio
che ripetiamo, attraverso lo Spirito che rende ogni cosa udita e celebrata viva e
rinnovatrice. Ma soprattutto attraverso l’amore reciproco: “Nessuno ha mai visto Dio:
se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi”
(1Gv 4,12), così ha scritto Giovanni, il discepolo amato da Gesù. Sì Gesù è via, verità
e vita, è splendore del Padre che abita fra noi: e noi ne siamo suoi testimoni, trasfigurati
dalla sua presenza di grazia. Non rendiamo sterile questa memoria e questo impegno
con un vivere sbadato e vuoto!