Nord Sudan: crescono i timori per la minoranza cristiana
Cresce la preoccupazione per i cristiani del nord del Sudan. Il 9 luglio la parte
meridionale del Paese, in prevalenza cristiano-animista proclamerà la sua indipendenza
dal nord a maggioranza musulmana. Il parroco di Nyala, capitale del sud Darfur, il
comboniano Asfaha Johannes Weldeghiorghis fa però notare – lo riporta la Fides - come
i cristiani rimasti al Nord siano in gran parte di origine meridionale e si aspettino
un aiuto dalle chiese del Sud. La Chiesa settentrionale, ha spiegato il religioso,
non ha gli stessi diritti di culto degli islamici, e il problema potrebbe aggravarsi
dopo l’indipendenza del Sud Sudan. Il missionario, originario dell’Etiopia, ha anche
auspicato che le Chiese dei due Paesi restino unite e si sostengano a vicenda, a causa
dei profondi legami umani, spirituali e familiari presenti tra i fedeli delle due
aree. Altre tensioni tra il governo settentrionale di Khartoum e quello meridionale
di Juba sono provocate dalla questione dell’Abyiei. La regione contesa, ricca di petrolio,
avrebbe dovuto decidere a quale dei due futuri Stati unirsi attraverso un referendum.
La consultazione si sarebbe dovuta tenere il 9 gennaio insieme a quello sull’indipendenza
del Sud, ma i contrasti tra le due parti avevano fatto saltare il voto. (D.M.)