2011-05-20 15:47:37

Libia: l’Unicef chiede fondi per arginare l’emergenza umanitaria


20 milioni per far fronte alle necessità di bambini e donne in Libia e dei profughi fuggiti nei Paesi limitrofi a seguito del conflitto. È quanto chiede, Shahida Azfar, Direttore regionale Unicef per Medio Oriente e Nord Africa, secondo il quale “più si protrae la crisi libica, più la situazione umanitaria diventerà molto preoccupante”. Negli ultimi tre mesi, circa 800.000 persone sono fuggite dalla Libia verso Egitto, Tunisia, Algeria, Niger, Ciad e Sudan. A metà maggio, oltre un milione di persone è stato colpito dal conflitto e ha bisogno di assistenza umanitaria. L'Unicef ha risposto alle esigenze di centinaia di famiglie nei campi allestiti vicino alle frontiere, fornendo acqua potabile e servizi igienici adeguati, oltre che protezione per i bambini. Sin dai primi giorni della crisi, l'Unicef ha inviato kit sanitari di emergenza nella Libia orientale e tre navi a Misurata cariche di aiuti salvavita. Tuttavia, mentre sul terreno proseguono gli scontri, le necessità sono sempre maggiori. Una parte significativa dell’attività dell'Unicef prevista in Libia riguarderà l’istruzione – con un programma che richiederà 3 milioni di dollari – per cercare di garantire il diritto dei bambini ad andare a scuola. L'Unicef lavorerà con i partner in Libia per fornire, a livello nazionale, orientamento tecnico e aiuto per riaprire le scuole, e anche per dare un sostegno al sistema sanitario e scolastico in Tunisia venendo incontro alle necessità dei profughi libici. “I bambini - ha spiegato Shahida Azfar - sono stati profondamente colpiti da questo conflitto. Il loro diritto di imparare, di giocare e di esprimersi è stato compromesso. L’Unicef e i suoi partner – ha detto infine il responsabile regionale dell’agenzia Onu - stanno lavorando per aiutare la comunità a creare spazi sicuri per tutti i bambini libici”. (M.G.)







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