2011-05-19 14:31:35

Giamaica: è entrata nel vivo la Convocazione internazionale ecumenica per la pace


E’ iniziata ieri sera a Kingston in Giamaica la Convocazione internazionale ecumenica per la pace che si concluderà il 25 maggio. Il Summit è organizzato dal Consiglio Ecumenico delle Chiese. Accenti diversificati, ma tutti concordi, nel sottolineare l’urgenza del tema “Gloria a Dio e pace sulla Terra” hanno caratterizzato l’inizio della convocazione, la prima del genere nella storia del Consiglio Ecumenico delle Chiese, il cui segretario generale, il pastore Olav Fykse Tveit, ha aperto la seduta inaugurale, ricordando che l’appuntamento è stato voluto per concludere il decennio 2001-2010 per superare la violenza. Anche il premier giamaicano, Bruce Golding, ha dato il benvenuto agli ospiti dell’isola caraibica. Il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del dipartimento degli Affari ecclesiastici esterni del Patriarcato di Mosca, ha lanciato un appello perché tutti i cristiani si uniscano per difendere i loro fratelli nella fede e perseguitati in molti Paesi. Da parte sua, la professoressa Margot Käsemann, già presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania, ha sostenuto che non vi è guerra giusta, ma solo pace giusta, e che una Chiesa che non si impegni per la pace, la giustizia e la salvaguardia del Creato non è Chiesa. Il teologo Paul Oestreicher, quacchero, ha ricordato che quando, lungo la storia, le Chiese si sono alleate con il potere hanno contraddetto l’Evangelo e - ha aggiunto – che come siamo riusciti a rendere inammissibile la schiavitù, che sembrava ineliminabile, così se tutti ci impegniamo potremo rendere culturalmente inammissibile la guerra. Da oggi i circa mille convenuti a Kingston dai cinque continenti approfondiranno in gruppi di studio le diverse sfaccettature della problematica della pace. (Da Kingston, Luigi Sandri) RealAudioMP3







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