Settimana dell'economia. Gotti Tedeschi: famiglia sussidiaria alla crescita dello
Stato
Per Ettore Gotti Tedeschi gli Stati devono tornare ad aiutare le famiglie. Il presidente
dello Ior è intervenuto a Roma ieri pomeriggio al convegno “Per un’economia al servizio
della famiglia umana”, organizzato dall’Ufficio della pastorale universitaria del
Vicariato di Roma. Secondo l’economista Marina Brogi serve rafforzare le regole a
livello internazionale per evitare speculazioni. Alessandro Guarasci:
La crisi
economica ha lasciato sul terreno disoccupati e tante aziende fallite. Inoltre, ci
sono ancora troppe differenze tra nazioni avanzate e nazioni in via di sviluppo. I
moti del Nord Africa e in Medio Oriente sono stati provocati anche da un costo eccessivo
di alcuni beni alimentari. Nell’incontro di apertura della Settimana dell’economia,
ieri a La Sapienza di Roma, esperti del settore hanno cercato soluzioni. Il presidente
dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi:
“Con un equilibrio
tra il mondo che è spaccato in due - ormai da 20 anni è spaccato in due tra Paesi
consumatori e non produttori e Paesi produttori e non ancora consumatori - quello
che è successo negli ultimi anni, in quasi tutto il mondo occidentale, è che la famiglia
è stata lei sussidiaria alla crescita dello Stato, anziché essere viceversa”.
Quest’anno
ricorre il 50.mo anniversario della Mater et Magister di Giovanni XXIII, e la Dottrina
sociale della Chiesa indica una via da seguire. Troppo spesso, infatti, la finanza
non rispecchia la vita reale della società. Mons. Lorenzo Leuzzi,
direttore dell’Ufficio della pastorale universitaria del Vicariato di Roma:
“Oggi
siamo - dopo la crisi del 2008 - non dico al punto di partenza, ma certamente la società
ha di fronte a sé il grande problema di come le leggi economiche non prendano il sopravvento
sulla vita stessa, sulla progettualità stessa della società”.
La crisi
dovrebbe aver insegnato a guardare a un’economia più reale, invece che di carta. Marina
Brogi, esperta di mercati finanziari:
“Sicuramente delle
regolamentazioni devono ancora essere introdotte; non sono tutte state ancora approvate;
occorre mantenere alta l’attenzione, perché le crisi derivanti dalla finanza non sono
ancora del tutto scongiurate. Sicuramente fanno ben sperare gli aumenti di capitale
che sono stati approvati sia da una serie di banche italiane, sia da banche europee
e statunitensi”.
Il rispetto delle regole, dunque, è fondamentale per
evitare una nuova crisi. (mg)