Il governo del Sudan ha imposto restrizioni ai movimenti degli operatori umanitari
nell’area di Nyala, capitale del Sud Darfur. Secondo l’agenzia Misna, che cita un
comunicato della missione di Onu e Unione Africana nella regione (Unamid), gli operatori
hanno avuto l’ordine di non avvicinarsi a Nyala in un raggio di 15 chilometri. Le
restrizioni riguardano, secondo il personale, anche il campo profughi di Kalma, nei
pressi della capitale che accoglie decine di migliaia di sfollati. All’Unamid è stato
anche impedito, da parte dell’esercito, di verificare la situazione della città di
Labado e del villaggio di Esheraya, sempre nel sud della regione. Nei giorni scorsi
l’Unamid aveva denunciato un presunto bombardamento da parte dell’aviazione sudanese
sulle due località, dove si conterebbero 11 morti civili e diversi feriti. La missione
di verifica dell’Unamid non è però potuta entrare nelle due località. Il conflitto
in Darfur dura dal 2003 e le trattative tra governo sudanese e movimenti ribelli non
hanno finora portato a un’intesa. (D.M.)