A Roma, una Conferenza per raddoppiare gli sforzi contro la tratta degli esseri
umani
“Costruire ponti di libertà”: è il titolo di una Conferenza internazionale sull’eliminazione
del traffico di persone. L’evento, promosso dall’ambasciata Usa presso la Santa Sede
e dall’Università St. Thomas di Miami, si terrà domani al Palazzo della Cancelleria
a Roma. Alla conferenza interverrà anche suor Estrella Castalone, coordinatrice di
“Talitha Kum”, la rete internazionale di vita consacrata contro la tratta di essere
umani. Una realtà promossa dall’Unione internazionale delle superiori generali. Al
microfono di Alessandro Gisotti, suor Estrella Castalone si sofferma
sull’impegno delle Congregazioni religiose contro le nuove forme di schiavitù:
R. – Siamo
impegnate a prevenire questo crimine, specialmente fra donne e bambini. La linea di
questa prevenzione è quella di sensibilizzare la società, denunciare la tratta. Siamo
poi in contatto diretto con alcune vittime, perché nelle nostre missioni noi religiose
ci troviamo in mezzo a tutti i tipi di emarginazione, di povertà, e tocchiamo con
mano le sofferenze delle vittime, di coloro che hanno già sofferto la piaga di questa
schiavitù. Noi offriamo le nostre risorse, le nostre strutture: gli ospedali, le scuole,
gli orfanotrofi.
D. – Qual è il primo obiettivo che “Talitha Kum” si
prefigge con il proprio impegno?
R. – La nostra speranza è quella di
poter incidere sulla guarigione e il recupero, perché le vittime sono sottoposte a
tanti abusi e violenze – fisiche, mentali, sessuali, minacce di morte – e ne escono
distrutte. Il cammino di guarigione, di recupero di questa dignità è molto difficile
e ci vuole una rete multisettoriale per aprire la mentalità ad una conoscenza della
complessità della tratta, perché si parla sempre della tratta come se fosse uguale
alla prostituzione, ma ci sono altri tipi e altre forme di tratta. I bambini, specialmente,
sono trafficati anche per le guerre, per i lavori forzati, per una “schiavitù a domicilio”
e ci sono anche quelli che sono venduti solo per mendicare.
D. – Cosa,
secondo lei, servirebbe per sconfiggere il fenomeno della tratta degli esseri umani?
R.
– Ci vuole una rete per un intervento mirato, iniziando dalla legislazione, dall’organizzazione,
dal metterci insieme per indirizzare tutte le energie e le risorse a questo.(ap)