A Montevideo, Messa inaugurale dell’assemblea del Celam. Intervista con il cardinale
Ouellet
Con una Messa celebrata, ieri, nella cattedrale di Montevideo, presieduta dal prefetto
della Congregazione per i vescovi e della Pontifica Commissione per l'America Latina,
il cardinale Marc Ouellet, si è aperta ieri la 33.ma Assemblea generale del Celam,
il Consiglio episcopale latinoamericano. Dalla capitale uruguayana, il servizio della
nostra inviata Alina Tufani:
La Chiesa
in America Latina vive un momento positivo, nonostante debba ancora prendere coscienza
che le ideologie non sono quelle che la porteranno avanti e che i cristiani devono
portare il messaggio del Vangelo di Gesù Cristo nella vita pubblica. L’ha affermato
il cardinale Marc Ouellet, presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina,
nella conferenza stampa, dopo la Messa inaugurale, della 33.ma Assemblea del Consiglio
episcopale latinoamericano nella Cattedrale di Montevideo. Il prefetto della Congregazione
per i vescovi ha riconosciuto che negli ultimi anni la percentuale di cattolici si
è ridotta, ma che si tratta di un fenomeno che tende a fermarsi in modo evidente grazie
alla missione continentale, iniziata tre anni fa, dopo la Conferenza di Aparecida,
in Brasile, del 2007. Una missione che è stata anche tema centrale della sua omelia
nella celebrazione eucaristica inaugurale nella cornice della cattedrale che ospita
le reliquie del Servo di Dio Jacinto Vera, il primo vescovo del Paese e delle uruguayane
Dolores e Consuelo Aguiar, martiri della guerra civile spagnola, beatificate da Giovanni
Paolo II nel 2001. (mg)
Al microfono di Alina Tufani, il cardinale
Marc Ouellet si sofferma sull’importanza di questa riunione del Celam in Uruguay:
R. - C’è
unità tra i vescovi, per quello che ho potuto costatare, e c’è poi questo grande progetto
della Missione continentale, che si sta portando avanti dal 2007, in seguito all’Assemblea
di Aparecida. Voglio incoraggiare in questo senso i vescovi, perché questo grande
progetto, questa missione continentale rappresenta una grande ricchezza per il continente
e per tutta la Chiesa.
D. - Come ha visto il cammino della Chiesa latinoamericana?
R.
- C’è entusiasmo e c’è una prospettiva molto positiva e veramente di evangelizzazione.
Non ci si dimentica della dimensione sociale, ma sempre partendo dal Vangelo, in una
prospettiva di formazione di discepoli, che siano - allo stesso tempo - anche missionari.
Le grandi idee di Aparecida hanno penetrato profondamente la coscienza dei vescovi
e vanno avanti nei diversi progetti. Adesso poi, grazie all’Esortazione apostolica
Verbum Domini, la Parola di Dio, la lectio divina, il condividere la
Parola di Dio: tutto questo rappresenta una promessa di futuro. (mg)