2011-05-16 14:56:10

Oggi su "L'Osservatore Romano"


In prima pagina, l'apertura è dedicata al tema della giustizia sociale. «C’è bisogno del ripristino di una ragione integrale che faccia rinascere il pensiero e l’etica» ha ricordato il Papa ricevendo in udienza, nella mattina di lunedì 16 maggio, i partecipanti al congresso internazionale promosso dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace in occasione del cinquantesimo della Mater et Magistra.

Rilanciando l’attualità dell’enciclica di Giovanni XXIII, il Pontefice si è detto convinto che i criteri fondamentali indicati mezzo secolo fa per superare gli squilibri sociali «rimangono i pilastri per interpretare e avviare a soluzione anche gli squilibri interni alla globalizzazione».

L'articolo di spalla è invece dedicato alla lettera circolare della Congregazione per la Dottrina della Fede redatta allo scopo di «aiutare le Conferenze Episcopali nel preparare Linee guida per il trattamento dei casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte dei chierici». Datata 3 maggio 2011, è accompagnata da una lettera di presentazione del cardinale prefetto William Joseph Levada, che ne illustra la natura e le finalità.

Sempre in prima pagina, ampio spazio è dedicato alla drammatica situazione in Costa d'Avorio e in Israele ai confini con il Libano e la Siria.

Nelle pagine della cultura viene pubblicato uno stralcio della «lectio» che Ettore Bernabei, presidente onorario della Lux Vide ha pronunciato alla Pontificia Università Lateranense in occasione del suo novantesimo compleanno, accompagnato da un articolo di Emilio Ranzato sul "paradosso Lux Vide": nella tv dei reality show, del mercato dei sentimenti, delle drammaturgie usa e getta, la Lux si prefigge lo scopo di realizzare produzioni televisive che incontrino il favore del grande pubblico ma che allo stesso tempo siano di qualità, e veicolino valori positivi, registrando ottimi ascolti.

Nell'articolo "Un uomo libero di nome Josef", Raffaele Alessandrini ricorda la figura del cardinale Beran; una mostra fotografica dedicata al primate di Boemia morto a Roma il 17 maggio 1969 è stata inaugurata in questi giorni a Roma presso la Pontificia Università della Santa Croce.







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