2011-05-16 14:18:51

Egitto: nuove leggi del governo per proteggere la minoranza cristiana


In Egitto il primo ministro Essam Sharaf ha annunciato che il governo egiziano approverà prossimamente una legge riguardante la costruzione di edifici di culto. La normativa – riferisce l’agenzia Zenit - dovrebbe essere varata nell’arco di un mese. E’ stata inoltre annunciata la creazione di una Commissione nazionale di giustizia. Verrà anche presentata una legge per combattere la discriminazione e la crescente violenza settaria. L’attuale normativa in Egitto risale al 1934 ed impone severe restrizioni sia per la costruzione di nuove chiese sia per la manutenzione di quelle già esistenti. Nel Paese, gli oltre 10 milioni di cristiani copti, che costituiscono il 10% circa della popolazione, continuano ad essere vittime di violenze e discriminazioni. La scorsa settimana un nuovo attacco contro una chiesa nel quartiere di Imbada al Cairo ha preceduto violenti scontri tra musulmani e cristiani, costati la vita ad almeno 15 persone. Secondo un rapporto governativo, il Paese conta appena 2.000 chiese ed oltre 93.000 moschee. La questione dei permessi edilizi è stata anche all’origine di episodi di violenza contro monasteri copti o luoghi di culto cristiani. Negli ultimi mesi, in diversi monasteri, l’esercito ha provveduto alla rimozione di muri di protezione considerati “abusivi” e costruiti dai monaci per proteggersi da gruppi di malviventi che, nell’era post Mubarak, approfittano della situazione di confusione per compiere furti e rapine. Uno dei complessi monastici finiti nel mirino dei militari per “abusivismo” è quello di Deir Anba Bishoy, uno dei quattro grandi monasteri copti rimasti oggi nel deserto di Wadi el-Natroun, nel governatorato di Al Buhayrah, a nord-ovest del Cairo. Il primo ministro Sharaf, che ha incontrato mercoledì anche una delegazione di copti, ha annunciato infine la riapertura di tutte le chiese chiuse per la mancanza di permessi o autorizzazioni. Verrà ricostruita o rinnovata inoltre la chiesa della Vergine Maria, rimasta fortemente danneggiata durante le violenze di sabato scorso nel quartiere di Imbaba. Per evitare futuri attacchi, il governo sta discutendo anche un divieto di organizzare manifestazioni davanti ai luoghi di culto e l’uso di slogan religiosi nella campagne elettorali. (A.L.)







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