Prosegue la repressione in Siria, all’indomani del venerdì di protesta costato la
vita ad almeno sei persone. L’esercito di Damasco oggi avrebbe aperto il fuoco contro
dimostranti antigovernativi nei pressi di Homs. Testimoni riferiscono di tre morti
e decine di feriti. Tensione alle stelle anche nel vicino Yemen, dove si segnalano
nuove manifestazioni antiregime a Taez, con spari sulla folla da parte dei soldati.
Si parla di almeno sette feriti, dopo le tre vittime di ieri sempre nella stessa città.
Il presidente Saleh, al centro delle contestazioni, ha minacciato ieri di ''difendersi
con tutte le forze'' da chi vuole la sua caduta.