2011-05-14 14:59:29

I Paesi ricchi sprecano la stessa quantità di cibo prodotta dall'Africa sub-sahariana


I Paesi ricchi sprecano ogni anno la stessa quantità di cibo prodotta nell’intera Africa sub-sahariana: è quanto emerge da uno studio commissionato dall’Organizzazione per l’agricoltura e l’alimentazione (Fao), nel quale si evidenziano squilibri e paradossi che dividono Nord e Sud del mondo. In particolare secondo la ricerca, riportata dall’agenzia Misna, ogni anno nei Paesi industrializzati vanno sprecate 222 milioni di tonnellate di cibo, una quantità inferiore di appena otto milioni di tonnellate rispetto alla produzione alimentare dell’area sub-sahariana. Nello studio si sostiene inoltre che a livello mondiale sono “perdute” durante i processi produttivi o “sprecate” nelle fasi della distribuzione e del consumo un milione e 300.000 tonnellate di cibo, circa un terzo degli alimenti prodotti. Nei paesi africani e in genere nelle regioni povere il problema più grave è la “perdita” di cibo durante e dopo il raccolto, un fenomeno dovuto per lo più agli scarsi livelli tecnologici e all’inadeguatezza delle infrastrutture. In Europa e Nord America le preoccupazioni riguardano invece lo spreco, frequente nei passaggi che vanno dalla grande distribuzione ai consumi familiari. Nel rapporto, si denunciano inoltre le tendenze legate alle logiche stesse del capitalismo. Le offerte del tipo “acquista tre e paghi due” o i menù fissi dei ristoranti, ad esempio, favoriscono lo spreco. Si spreca anche quando i negozi e i supermercati decidono di puntare sul bell’aspetto dei prodotti; al macero, finiscono soprattutto frutta, verdura e patate. (C.S.)







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