Giornata internazionale della famiglia. L'Onu: troppe famiglie in difficoltà nel
mondo
“Ancora troppe famiglie nel mondo vivono in condizioni di persistente e grave difficoltà”.
La denuncia arriva dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon nel messaggio diffuso
alla vigilia della Giornata internazionale della Famiglia. “A causa della mancanza
di posti di lavoro e di mezzi per far quadrare i conti, gli adulti – si legge nel
testo - non sono in grado di fornire un’alimentazione adeguata ai bambini che di conseguenza
ne portano a vita i segni fisici e cognitivi”. Altri componenti della famiglia rischiano
di essere oggetto di negligenza e privazioni. La povertà continua ad essere la causa
di centinaia di migliaia di casi di mortalità da parto ogni anno. All’origine del
problema restano l’esclusione sociale, la discriminazione e la disparità di accesso
ai servizi sociali che privano le famiglie dell’opportunità di progettare un futuro
migliore per i loro figli. Alcuni tipi di famiglie risultano particolarmente a rischio:
quelle numerose, le famiglie monoparentali, quelle in cui i principali percettori
di reddito sono disoccupati, ammalati o disabili, e famiglie che vivono nelle baraccopoli
urbane o nelle aree rurali. Anche le famiglie indigene e migranti, alla pari di quelle
che vivono in situazioni di conflitto o tensione, sono esposte a condizioni di emarginazione
e privazione. Alcuni governi –si legge nel messaggio- hanno adottato strategie focalizzate
sulla famiglia, compresi programmi di trasferimento di denaro, assegni per i figli,
incentivi fiscali e misure di protezione sociale specifiche a tutela dell’identità
sessuale e dei bambini. La diffusione di queste politiche, che possono migliorare
la situazione alimentare e educativa dei bambini, può aiutare a porre fine a cicli
di povertà che persistono di generazione in generazione. “In questa Giornata Internazionale
della Famiglia -scrive Ban Ki-moon sosteniamo le famiglie in quanto esse educano i
giovani, si prendono cura degli anziani e fanno crescere comunità forti costruite
sulla tolleranza e sulla dignità per tutti”.(C.S.)