Tensione fra i Patriarcati ortodossi di Gerusalemme e Romania per la costruzione di
una chiesa
La costruzione di una chiesa e di un ostello a Gerico, intrapresa dal Patriarcato
di Romania senza l’approvazione canonica del Patriarcato ortodosso di Gerusalemme
(che ha la giurisdizione sulla Terra Santa), ha portato quest’ultimo a «rompere la
comunione» con la Chiesa ortodossa romena. Il Patriarcato di Gerusalemme - si legge
in un comunicato, tradotto dal greco al francese sul sito Orthodoxie.com e ripreso
da L'Osservatore Romano - «si è trovato in una situazione difficile, vedendo i suoi
confini canonici, confermati dai concili ecumenici e locali, minacciati nei fatti
in maniera arbitraria e palese». Non sono state sufficienti le spiegazioni del Patriarcato
di Romania, secondo cui la chiesa è stata edificata per i pellegrini romeni in Terra
Santa, poiché, se fosse accettato questo principio, «si farebbe della giurisdizione
del Patriarcato di Gerusalemme un campo libero per la costruzione di luoghi di culto
da parte di tutte le Chiese ortodosse, alcune delle quali hanno già formulato una
simile richiesta». Il Patriarcato di Romania - conclude il comunicato - «non ha affatto
mostrato la sensibilità ecclesiastica che s’imponeva» e per questo il Patriarcato
ortodosso di Gerusalemme ha deciso di inviare un’«interdizione» all’archimandrita
Gerolamo (Cretsu), rappresentante della Chiesa di Romania in Terra Santa, che ha preso
e portato a termine l’iniziativa. Allo scopo di trovare una soluzione, il Patriarca
di Gerusalemme, Teofilo, ha scritto una lettera al Patriarca di Romania, Daniele.
La Chiesa ortodossa romena affronterà la questione al sinodo in programma il 19 e
20 maggio. (R.P.)