Repubblica Dominicana: alla Fiera Internazionale del Libro discorso del nunzio sull'ecumenismo
L'arcivescovo Jozef Wesolowski, nunzio apostolico nella Repubblica Dominicana, considera
una "grande tragedia dell'umanità" la divisione tra i cristiani. Lo ha fatto nel contesto
della conferenza tenuta nello stand del Ministero della Pubblica Istruzione, alla
XIV Fiera Internazionale del Libro a Santo Domingo. Durante la sua conferenza, intitolata
"Origine e sviluppo dello Stato Vaticano", ha detto che cattolici ed evangelici, anche
se leggono la stessa Bibbia, lodano Dio in modo diverso, “ma questo non dovrebbe impedire
loro di unirsi per servire la stessa causa". Mons. Wesolowski ha difeso il prestigio
sociale della Chiesa cattolica e facendo riferimento al terremoto di Haiti ha dichiarato
che, per il suo contributo, questa istituzione è diventata la più affidabile per raccogliere
gli aiuti inviati agli haitiani. Ha sottolineato inoltre che la Chiesa cattolica è
quella che aiuta di più i poveri, compito che svolge fin dai primi tempi. Il defunto
Papa, ora beato Giovanni Paolo II, amava particolartmente quest’isola, che ha visitato
in tre occasioni. Dopo la conferenza, Luis De Leon, vice ministro della Pubblica
Istruzione, ha rivolto parole di elogio a mons. Wesolowski: "Ci sentiamo commossi
dalle sue parole. Lei ha dei concetti chiari sull'umiltà e sull'umanesimo. Nella Sua
persona si può vedere in particolare modo l'umiltà della Chiesa". Secondo la nota
arrivata all’agenzia Fides, quest’anno la Fiera Internazionale del Libro viene dedicata
a mons. Francisco José Arnaiz e al padre José Luis Sáez, commemorando i 500 anni delle
diocesi di Santo Domingo e La Vega. Invitato speciale d'onore è la Santa Sede, che
ha allestito uno stand di 300 metri quadri con più di 15.000 libri in vendita, con
l'esposizione di sculture di Michel Angelo, l'esposizione delle divise della Guardia
Svizzera e diversi manoscritti di grande valore artistico e storico. La Fiera è iniziata
il 4 maggio e si chiuderà il 22. (R.P.)