Canada: al via oggi ad Ottawa la "Marcia nazionale per la vita"
A Ottawa, in Canada, l’annuale “Marcia nazionale per la vita” torna a radunare oggi
le organizzazioni pro life all’insegna del motto “L’aborto uccide un essere umano”.
Nel promuovere l’iniziativa, la Conferenza episcopale canadese “denuncia” l’eliminazione
ogni anno di decine di migliaia di nascituri in piena legalità, poiché un vuoto giuridico
consente la procedura abortiva in qualsiasi momento della gravidanza e per qualsiasi
ragione. La documentazione elaborata in occasione della “Marcia” sottolinea l’elevato
numero di aborti tra le adolescenti dai 15 ai 19 anni, per molte delle quali l’interruzione
volontaria della maternità è un’esperienza ripetuta nel corso degli anni; si pone
anche in luce il dolore di tante “madri mancate”, che hanno iniziato a “gridare”
pubblicamente la propria sofferenza davanti al mondo per l’impatto fisico ed emotivo
provocato dall’aborto. La sindrome post abortiva - aggiunge il sussidio citando un
recente intervento del Santo Padre – “rivela la voce insopprimibile della coscienza
morale, e la ferita gravissima che essa subisce ogniqualvolta l’azione umana tradisce
l’innata vocazione al bene dell’essere umano”. Dopo aver riportato un ampio brano
dell’enciclica “Evangelium vitae” del Beato Giovanni Paolo II, il documento dei vescovi
canadesi si conclude con l’auspicio di un recuperato “senso di indignazione” nei confronti
del dramma dell’aborto e di un’azione concreta ed efficace in favore dei nascituri
e delle loro madri. (A cura di Marina Vitalini)