2011-05-12 14:20:09

Assemblea dei vescovi brasiliani. Mons. Steiner: una Chiesa in stato permanente di missione


Prosegue ad Aparecida la 49.ma Assemblea generale dei vescovi brasiliani. Durante i lavori, che si concluderanno domani, ci sono state alcune nomine importanti. Il cardinale Raymundo Damasceno Assis, arcivescovo di Aparecida, è stato eletto nuovo presidente della Conferenza episcopale, mentre il vescovo della Prelatura di São Felix, Leonardo Ulrich Steiner, è stato chiamato a ricoprire l’incarico di segretario generale. Il nostro inviato Silvonei Protz ha intervistato mons. Leonardo Ulrich Steiner chiedendogli anzitutto quali siano ora le sue priorità:RealAudioMP3

R. - Servire: essere un servitore della Chiesa nella nostra realtà del Brasile. Il Brasile è quasi un continente, con diversità così grandi tra le varie realtà sociali e politiche. La nostra Chiesa vuole essere una Chiesa molto presente, una Chiesa molto viva, e il segretario generale coordina un po’ questa azione della Chiesa.

D. - Quali sono le grandi sfide dei prossimi quattro anni della Chiesa in Brasile, tanto più che sono state approvate le Direttive dell’azione pastorale evangelizzatrice della Chiesa in Brasile?

R. - Nelle Direttive abbiamo evidenziato che ci sono cinque urgenze. La prima è quella di essere sempre una Chiesa in stato permanente di missione: annunciare, vivere e testimoniare Gesù Cristo. La seconda urgenza che abbiamo nelle nostre nuove direttive è l’iniziazione alla vita cristiana: questo è molto importante non soltanto per i bambini o i giovani, in Brasile ci sono molti adulti che chiedono alla Chiesa di essere battezzati, ma perché stiamo sempre iniziando a vivere il Vangelo, ad essere persone che maturano la propria vita e - come dice San Paolo - che cercano di avere la stessa vita di Gesù Cristo, per essere rivestiti di Cristo. La terza urgenza riguarda la Parola di Dio: portare la Parola di Dio ai poveri; portare la Parola di Dio a tutte le persone, nelle città e fra le popolazioni indigene e in tutte le altre realtà. Un’altra urgenza è formare comunità: la Chiesa vista e vissuta come comunità di comunità. Questo pensiero è molto bello, perché è molto bello pensare che le piccole comunità realizzino, piano piano, un modo di convivere e di relazionarsi per testimoniare la Parola di Dio. L’altra emergenza è riuscire a portare una vita piena a tutti: portare una vita piena a tutti vuol dire in tutte le realtà e a tutte le persone, pensando anche come portare il Vangelo - ad esempio - ai politici, ai mezzi di comunicazione, a tutti questi ambiti così diversi fra loro. Vediamo se nei prossimi quattro anni riusciremo a mettere in atto queste cinque urgenze. (mg)







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