Il cantante iracheno Kadhum Al-Sahir nominato ambasciatore Unicef
“I bambini dell'Iraq hanno patito sofferenze incredibili negli ultimi due decenni.
Centinaia di migliaia di loro soffrono privazioni disumane e le conseguenze brutali
della violenza. È ora che questa situazione cambi”. A pronunciare queste parole è
Kadhum Al-Sahir, uno dei cantanti più noti in Iraq e nel mondo arabo, nominato nuovo
Ambasciatore Unicef per l’Iraq. Per sottolineare il coraggio dei bambini in Iraq,
Al-Sahir ha lanciato una nuova canzone intitolata “Insieme per i Bambini”. E’ un invito
all’azione per difendere i più piccoli: “Esiste qualcuno che ha patito i disagi che
avete patito voi? Avete superato i confini della paura e della privazione”. Invitando
tutti i settori della società irachena a contribuire a migliorare la situazione dei
bambini, esorta anche ad unirsi all'Unicef “nella sua marcia per fermare la morte,
la malattia, l'abbandono e la povertà”. “Aiutiamo i bambini vittime delle guerre.
Venite – aggiunge - e facciamo qualcosa per far sì che le loro fatiche si trasformino
in prosperità. Venite, lavoriamo insieme”. L'Iraq, a causa di decenni di guerra e
di abbandono, è diventato uno dei Paesi più difficili dove un bambino possa vivere.
Ogni anno – ricorda l’Unicef in un comunicato - circa 35.000 bambini muoiono prima
di raggiungere il loro primo compleanno. Oltre 1,5 milioni di bambini sotto i cinque
anni sono denutriti. Circa 700.000 bambini non sono iscritti alla scuola primaria.
Sono poi 2,5 milioni i bambini che non hanno accesso all'acqua potabile e sono circa
800.000 bambini, di età compresa tra i 5 e i 14 anni, che lavorano. Da tempo attivo
difensore dei diritti dei più giovani in Iraq, Kadhum Al-Sahir ha iniziato la sua
attività di sensibilizzazione nel 1998 con “Tathakkar” (Remember), una canzone che
parla dei bambini coinvolti nel conflitto. Il brano ha ottenuto un premio Unicef per
aver dato un contributo eccezionale al miglioramento della vita dei bambini in difficoltà.
Nel 2004, Al-Sahir ha anche tenuto un concerto di beneficienza per più di 50.000 bambini
in Medio Oriente. “Bisogna agire con urgenza – sottolinea - per dare ai bambini più
indigenti dell'Iraq le opportunità che meritano e che hanno il diritto di avere”.
(A.L.)