Il Consiglio Ecumenico delle Chiese sull'accordo dei movimenti palestinesi Hamas e
Fatah
“Speranza e promessa per un processo di guarigione all'interno della comunità palestinese”
e strumento per “creare un’atmosfera tesa a cercare una risoluzione pacifica del conflitto
israelo-palestinese”. Così il segretario generale del Consiglio mondiale delle Chiese
(Wcc), Olav Fkyse Tveit, ha commentato oggi il recente accordo raggiunto tra i due
movimenti palestinesi, Fatah e Hamas. “Questa firma – ha detto - è un traguardo significativo
e la promessa nel formare un consenso palestinese per una pace giusta e duratura nella
regione. L’accordo – ha aggiunto – arriva in un momento significativo nella regione
del Medio Oriente dove cambiamenti regionali stanno facendo emergere nuovi paradigmi
politici”. Per questo motivo, secondo Tveit, “la comunità internazionale non deve
permettere che questa opportunità venga sprecata. La comunità internazionale ha davanti
la sfida e la responsabilità di accompagnare questo processo per realizzare l'obiettivo
di una pace giusta nella regione. La comunità internazionale è, inoltre, chiamata
ad assumere un ruolo attivo e positivo nel garantire che questo accordo sia rispettato
e mantenuto vivo e per scoraggiare eventuali condizioni esterne che ne possono causare
la rottura”. La dichiarazione - riferisce l'agenzia Sir - precede il convegno del
Wcc su chiese e religioni per la pace che si terrà a Kingston, Giamaica, dal 17 al
25 maggio. (R.P.)