Vietnam: violenta repressione contri i cristiani Hmong, almeno 49 morti
E’ di almeno 49 morti, centinaia di feriti e un imprecisaabile numero di arresti il
bilancio della sanguinosa repressione scatenata dalle forze di sicurezza vietnamite
contro cristiani e animisti della comunità Hmong, una minoranza etnica che vive nel
Nordovest del Paese e in Laos. La vicenda - riferisce l'agenzia AsiaNews - è iniziata
il 30 aprile, a Muong Nhe, nella provincia di Dien Bien, quando circa 8.500 Hmong
si sono riuniti per pregare e per chiedere riforme e libertà religiosa. La manifestazione
è stata interrotta da un violento intervento dell’Esercito popolare e delle forze
di sicurezza, che hanno fatto morti e feriti e compiuto centinaia di arresti, deportando
molti dei fermati in località sconosciute in Vietnam e in Laos dove, secondo Christy
Lee, direttore esecutivo della Hmong Advance, Inc.(Hai) di Washington, “potrebbero
essere torturati o uccisi, o semplicemente sparire”. Nell’area sono state tagliate
elettricità e comunicazioni. Tra gli arrestati ci sono alcuni ministri straordinari
dell’eucaristia che servono quattro comunità cattoliche della regione. Nella zona
ci sono un migliaio di cattolici registrati, che pregano Dio con discrezione in quella
che è chiamata “la zona bianca”, nella quale il livello di violazione della libertà
religiosa è il più alto del Paese. E ci sono cristiani che per conservare la fede
sono emigrati. A Muong Nhe, finora, sacerdoti cattolici sono riusciti ad andare solo
due volte, presentandosi come turisti che andavano a fare visita alle comunità e che
sono stati sotto sorveglianza continua e seguiti da funzionari di polizia che li controllavano
per prevenire qualsiasi tentativo di evangelizzazione. Il Ministero vietnamita dell’informazione
e ufficiali dell’esercito, tramite l’ufficiale Vna, hanno accusato i manifestanti
di essere irridentisti che operano per istigazione di “reazionari che ingannano la
credulità popolare spargendo voci sulla presenza di un potere sovrannaturale e invocando
un impero separato del popolo Hmong”. Hanoi cerca di chiudere la zona e di scacciare
la popolazione nelle montagne e nella giungla. L’ambasciata degli Stati Uniti a Hanoi
ha fatto sapere di volersi informare sull’accaduto, che è avvenuto a soli due giorni
dal rapporto della Commissione sulla libertà religiosa internazionale che ha chiesto
al Dipartimento di Stato di rimettere il Vietnam nell’elenco dei Paesi di “particolare
preoccupazione per il rispetto della libertà religiosa”. I Hmong sono uno dei 53 gruppi
etnici del Vietnam e sono circa 790mila. Nel corso della guerra dettero aiuto agli
americani e alla fine del conflitto, in parecchi emigrarono in America. Coloro che
sono rimasti, vivono al di sotto del livello di povertà, indicato dalla Banca Mondiale.
Come le altre minoranze etniche sono stati più a contatto con il cristianesimo e ci
sono numerosi convertiti. (R.P.)