Pakistan: nasce il Ministero per l’Armonia Interreligiosa e le Minoranze con a capo
due cattolici
Con l’ennesimo cambio in corsa, il Ministero per le Minoranze Religiose in Pakistan
diventa “Ministero Federale per l’Armonia Interrelgiosa e le Minoranze”. Al vertice
del dicastero vengono confermati due esponenti cattolici: Paul Bhatti, fratello del
Ministro ucciso, con la carica di “Consigliere Speciale del Primo Ministro”, e l’avvocato
Akram Masih Gill con la carica di “Ministro dello Stato” (una sorta di “vice ministro”),
che presto potrebbe ricevere la nomina ufficiale di “Ministro Federale”. Il musulmano
Rias Hussein Pirzada, membro della Lega Muslmana-Q, nei giorni scorsi nominato inaspettatamente
al vertice del Ministero, ha assunto ora l’incarico di Ministro della Salute. In effetti
la sua nomina non aveva trovato consensi fra le minoranze religiose in Pakistan ed
erano giunti al governo pakistano anche i primi malumori della comunità internazionale.
Lo stesso Pirzada aveva detto pubblicamente di “non essere del tutto soddisfatto”
dell’incarico assegnatogli e di desiderarne un altro. La comunità cristiana in Pakistan,
notano fonti di Fides, spera che questo sia l’assetto definitivo del Ministero. L’aggiunta
del riferimento all’armonia interreligiosa va a rafforzare il lavoro iniziato da Shabhaz
Bhatti che aveva ottenuto una linea di finanziamento dal governo americano proprio
per promuovere l’armonia interreligiosa in Pakistan. Intervistato dall’agenzia Fides,
Akram Gill ha detto: “E’ mia intenzione lavorare per la protezione delle minoranze
religiose (che sono il 5% della popolazione), fra le quali i cristiani in Pakistan.
E’ noto che in questo Paese le minoranze religiose non si sentono sicure. Sarà mio
compito tenere alta l’attenzione del governo e della politica sulle loro condizioni
e sulla necessità di tutelare e promuovere i loro diritti”. Sul cambio del nome del
Ministero, Gill spiega che “l’esecutivo si è reso conto che oggi il dialogo interreligioso
è una urgenza per la società, che non può essere lasciato solo nelle mani di alcuni
uomini di buona volontà. E’ necessario che lo Stato promuova il rispetto e l’uguaglianza
di tutte le religioni”. Gill conclude il colloquio con Fides con un ringraziamento:
“All’inizio del mio mandato, vorrei ringraziare il Santo Padre Benedetto XVI per le
sue parole e per il suo impegno nel difendere a livello internazionale la libertà
religiosa e le comunità cristiane del Pakistan”. (R.P.)