Bolivia: il 37% delle morti materne causate da ignoranza, paura e precarietà dei servizi
Ogni anno nei centri sanitari della Bolivia si registra il 37% delle morti materne.
Secondo i dati dell’organizzazione Visión Mundial, annualmente nel Paese muoiono oltre
17 mila bambini e 600 madri. Da uno studio dell’Ufficio Nazionale del Programma di
Salute Sessuale e Riproduttiva del Fondo della Popolazione delle Nazioni Unite (Unfpa),
ripreso dall'agenzia Fides, emergono le tre cause principali che alimentano il fenomeno.
La prima è l’ignoranza. Infatti, nonostante le donne abbiano il diritto ad accedere
ai servizi degli ospedali, molte, in particolare quelle che vivono nelle zone rurali,
preferiscono rimanere nelle proprie case e si servono dell’assistenza medica solo
in gravidanza o in caso di complicazioni durante il parto. Un secondo fattore individuato
dall’Unfpa riguarda il non sapere come raggiungere i centri sanitari o addirittura
non conoscerne l’ubicazione, nonostante il servizio di assicurazioni materno infantili
locali preveda il trasporto in casi di emergenza. Il terzo fattore che contribuisce
ad aggravare questa situzione è la precarietà dei servizi offerti. Nonostante gli
sforzi del governo, attraverso diversi programmi di salute, il Paese è al secondo
posto in America Latina e Caraibi per i suoi alti indici di mortalità materno-infantile,
dopo Haiti. Secondo fonti ufficiali, la popolazione è assistita da almeno 3.480 centri
ospedalieri dipendenti dai comuni, dalle Ong, dalla Chiesa e della Cassa Nazionale
della Salute. (R.P.)