Incontro alla Pontificia Accademia delle Scienze: agire subito contro il surriscaldamento
globale
Amministrare il pianeta che è stato benedetto dal dono della vita: a questa responsabilità
richiamano gli scienziati che hanno formato il gruppo di lavoro voluto dalla Pontificia
Accademia delle Scienze per discutere della riduzione dei ghiacciai montani. Il servizio
di Fausta Speranza:
Emerge l’appello
a tutti, “a popoli e nazioni, a riconoscere il serio e potenzialmente irreversibile
impatto del surriscaldamento globale causato da comportamenti dell’uomo: emissioni
di gas, altri fattori inquinanti, interventi sulle foreste, su altri terreni verdi”.
Ieri è stato pubblicato un comunicato relativo all’incontro di studio avvenuto ad
aprile. Il contenuto dell’appello è chiaro: “Sviluppare e incrementare senza ritardi
politiche effettive e opportune per ridurre le cause e le conseguenze dei cambiamenti
climatici sulle comunità e sugli ecosistemi, inclusi i ghiacciai montani”. “Nella
consapevolezza – si legge nel comunicato – che tutti viviamo nella stessa casa”. Dunque
è essenziale agire. Gli scienziati sottolineano che la responsabilità è senz’altro
comune ma anche differente per ognuno. In modo diverso ma in ogni caso tutti abbiamo
dei doveri “uno nei confronti dell’altro e nei confronti del nostro pianeta che –
viene sottolineato – è stato benedetto con il dono della vita”. Gli scienziati che
hanno preso parte all’incontro organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze
ribadiscono l’obiettivo ultimo: “Assicurare che tutti gli abitanti di questo pianeta
abbiano il loro pane quotidiano, aria fresca per respirare e acqua pulita da bere”.
E poi ribadiscono una certezza: “Se vogliamo giustizia e pace, dobbiamo proteggere
l’ambiente che ci sostenta”. La consapevolezza del problema generale emerge da un
incontro che in realtà è stato dedicato in particolare alla questione della riduzione
dei ghiacciai montani, dunque un aspetto delle conseguenze del surriscaldamento globale.
Si sono ritrovati esperti di ghiacciai, di meteorologia, di questioni idriche, fisici,
chimici, studiosi di giurisprudenza per capire cause e conseguenze del fenomeno di
cui c’è evidenza scientifica. Gli scienziati definiscono l’era attuale “antropocene”
per significare un’epoca in cui la geologia è fatta dall’uomo: il significato triste
è che la concentrazione di gas e di inquinanti prodotti dall’attività umana determina
una concentrazione di ossido di carbonio nell’atmosfera che supera i più alti livelli
raggiunti negli ultimi 800.000 anni. Il documento è a firma di Ajai, L. Bengtsson,
D. Breashears, P.J. Crutzen, S. Fuzzi, W. Haeberli, W.W. Immerzeel, G. Kaser, C. Kennel,
A. Kulkarni, R. Pachauri, T. Painter, J. Rabassa, V. Ramanathan, A. Robock, C. Rubbia,
L. Russell, M. Sánchez Sorondo, H.J. Schellnhuber, S. Sorooshian, T. F. Stocker, L.G.
Thompson, O.B. Toon, D. Zaelke.